martedì 27 novembre 2012

San Lupo


   

   Non sapevo esistesse in Italia un borgo di nome San Lupo, non sapevo neanche l'esistenza di un Santo con il nome di un animale che ancora oggi atterrisce. Le antiche fiabe narravano di lupi famelici che sarebbero giunti a divorare i bimbi cattivi, il lupo poverino ancora non gode di un'ottima fama, ma lui è un animale che non attacca propriamente l'uomo, si avvicina alle greggi per fame.
   Tornando al paese in questione, San Lupo, situato in provincia di Benevento, ho potuto ammirarlo qualche mese fa e i miei occhi sono rimasti conquistati dalla sua bellezza medievale, dalle sue viuzze strette inquadrate da archi e pontili. La chiesa maggiore del paese conserva al suo interno la statua a mezzo busto di San Lupo, venerato con profondo sentimento dai sanlupesi, i quali, in parte emigrati da tempo, non mancano di partecipare alla festa patronale: anche trovandosi oltre oceano, puntualmente giungono in occasione della festa che si tiene alla fine di luglio. Il comitato feste, in precedenza, convoca le varie bande e sceglie la migliore per affidarle la parte musicale che darà quel tocco particolare ai solenni festeggiamenti in onore del Santo che tanto amò il suo popolo. 
   Si racconta che l'adorato Santo compì nel 1831 il miracolo della pioggia abbondante: essendo un paese prevalentemente agricolo, la pioggia era considerata condizione di benessere per i suoi abitanti.  Quindi una popolazione attaccata alla sua storia e compatta nonostante la migrazione, una popolazione che non dimentica e tiene alte le proprie origini.
   Il paese è caratteristico anche per altre bellezze artistiche, come la Fontana Sant'Angelo dotata di tre getti d'acqua, Palazzo Iacobelli risalente al settecento e altri siti interessanti. Il borgo offre inoltre un bellissimo panorama: è situato a circa 881 m. d'altitudine e dal belvedere si può ammirare la bellezza dei monti e delle vallate lussureggianti e variopinte.
   Il tempo sembra essersi fermato a San Lupo: si respira un'atmosfera retrò così lontana dal caos cittadino, ma pregna di sentimenti che non si disperdono nelle distanze causate dalla migrazione forzata di una parte del suo popolo. 

6 commenti:

  1. Purtroppo sono molto lontana, ma è uno di quei posti che mi piacerebbe visitare. Grazie.
    Paola

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    1. Grazie a te, cara Paola. L'Italia è tutta bella e caratteristica, peccato la stiano distruggendo non mettendo in sicurezza i beni architettonici, i borghi antichi e i danni si vedono.

      un caro saluto
      annamaria

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  2. In un recente passato era non del tutto raro il nome Orso. Credo ricorderai il celebre attore Orso Maria Guerrini, bel tenebroso da giovane e poi finito da anzianotto a fare il testimonial della Birra Moretti.

    Sui lupi, che in realtà (riferendosi a quelli europei)sono più piccoli e meno pericolosi per l'uomo dei cani lupo, per non parlare di pitbull e doberman che sono razze geneticamente cattive costruite dall'uomo come macchine da difesa/aggressione, girano tanti ingiusti stereotipi. Compresa la leggenda dell'uomo lupo o lupo mannaro, sulla quale ti lascio questa bella ed evocativa canzone di un giovane cantautore parmigiano: http://www.youtube.com/watch?v=cr-C4GK9X8A.

    Le leggende arricchiscono il folklore e la cultura ma vanno prese per quello che sono.

    I lupi sono delle bestie esteticamente meravigliose, dotate di una raffinata struttura sociale. Come per leoni e squali, sicuramente molto più pericolosi di loro, il pericolo costituito dall'uomo per l'animale è più alto del pericolo opposto. Molto molto più alto. Esponenzialmente più alto.








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    1. Certamente che ricordo Orso Maria Guerrini, bravissimo attore, ho seguito vari sceneggiati ove recitava lui.
      I lupi hanno il marchio atavico del predatore, invece attaccano, e non l'uomo, solo per fame. Ma si sa l'uomo costruisce leggende difficili da cancellare. In riguardo ai cani che nomini io li temo tantissimo e anche lì è sempre l'uomo l'artefice dell'aggressività di tali bestie.

      Grazie per il link, ti auguro una buona giornata.
      un saluto mattutino
      annamaria

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  3. Poveri lupi! Chissà perché sono entrati nelle fiabe più sinistre? (Ma a Venezia, anni fa, un tribunale composto da veri giudici, assolse il mitico "lupo cattivo" :-))
    Ottimo reportage, mia cara amica!
    Un caro abbraccio*

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    1. Non sapevo del tribunale che assolse il lupo cattivo, in riguardo alle fiabe piacerebbe anche a me saperne il perché: a tutto c'è sicuramente una spiegazione.

      Grazie per l'apprezzamento al mio semplice articolo.
      ricambio di vero cuore
      annamaria

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