L'uomo si adatta, l'uomo ubbidisce quando l'autorevolezza è chiara e inoppugnabile!
Eppure siamo un popolo indisciplinato: trasgrediamo, cogliamo l'attimo per continuare a cavalcare l'onda del tirare a campare, urliamo per la rabbia se tentano di incolonnarci come soldatini, ma quando l'autorevolezza di ghiaccio colpisce i nostri sguardi, sappiamo che non c'è via di scampo e che occorre ubbidire.
La recente pandemia ci ha visto bravi e buoni, tutti o quasi tutti a casa, uscite sporadiche solo per necessità.
Del resto altra scelta non c'era per i controlli a tappeto e noi non volevamo incorrere in multe salate o ammonimenti: ecco la disciplina funziona solo con le regole rigide. Ergo la libertà è preziosa come l'aria che respiriamo, ma, qui sta il nocciolo, non siamo capaci di gestire la libertà e facciamo danni, coinvolgendo le cose. Vittima innocente è l'ambiente che ci ospita e che durante la nostra assenza si è rigenerato.
Cosa è meglio per noi, la libertà o la legge ferrea che fa funzionare il sistema che regola uno Stato? Sperando che la fermezza decisionale, nel caso ci fosse, non sottometta solo i deboli e non arricchisca sempre più gli uomini del potere, ogni idea è solo utopistica, perché dopo l'emergenza regna sovrano ancora il vecchio sistema.
Non c'è salvezza a questo mondo! Peccato: questa nostra terra è un luogo bellissimo per tutti e se ci impegnassimo onestamente rispettando le regole e non alterando l’equilibrio dell’ambiente, potremmo vivere la vera libertà!
Annamaria... torni? :-)
RispondiEliminabuongiorno Annamaria,
RispondiEliminariflessione breve ma incisiva, poni un interrogativo al quale è difficile rispondere, siamo stati bravi alla prima ondata perchè spaventati e perchè psicologicamente giustificati a stare attaccati al pc per ore e ore. Adesso è diverso, passata la stranezza la gente inizia a disubbidire alle regole e purtroppo i numeri cambiano.
Torna presto e buona giornata
A presto cari amici, grazie del passaggio.
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