
Dovrei parlare della pericolosità dei botti di fine anno, dovrei... invece mi sono accorta che quest'anno la campagna di prevenzione non si è ancora attivata: siamo troppo impegnati col governo e i relativi problemi, non da ultimo quello dei migranti e dell'illegalità italiana che li blocca in centri d'accoglienza anche per due anni, non pensavo che da noi vi fossero ancora i lager.
Abbiamo problemi con le carceri troppo affollate e allora si mettono in semi-libertà soggetti pericolosi che una volta fuori tornano a delinquere.
Abbiamo problemi con la vecchia IMU che pare ora sia stata canalizzata nella TARES, ogni giorno nasce una voce nuova con lo scopo di spillarci quattrini sotto un'altra veste.
Abbiamo problemi con la legge elettorale che dovrebbe essere cambiata per consentirci di sceglierci il candidato; avevamo anche il problema di un rappresentante politico ventennale che pare sia stato messo fuori gioco, dico pare perché la persona in questione è dotata di risorse che forniscono nuova vita.
E, poi, la burocrazia cavillosa, il lavoro che non c'è, le tasse, la mancanza di denaro, gli scioperi dovuti al malcontento, le alluvioni disastrose, le morti ingiustificate, la sanità, ed ora anche il blocco degli immigrati che se li lasciassimo andare per la destinazione che vorrebbero ci costerebbero meno e invece siamo ora considerati un popolo oppressivo.
Ma che sta succedendo alla nostra Italia? Eppure siamo considerati di buon cuore, anzi eccessivamente buonisti, è vero con la truffa facile, ma eravamo e siamo un popolo generoso.
E' nato, ho sentito dire, un nuovo mondo politico, un mondo costituito da quarantenni; ce la faranno a cambiare le sorti di questo nostro paese e a non lasciarsi contaminare dagli uomini di potere? Si scrolleranno di dosso gli opportunismi precedenti e penseranno alla trasparenza che fa crescere e dona benessere a tutti?
Lo spero, lo speriamo. E con questo pensiero guardo al 2014, auguriamoci che sia l'anno chiave della rinascita in tutti i sensi: sono stanca, siamo stanchi di subire e di patire, ma non solo di dover dare risposte che forse non conosciamo a chi ce le chiede insistentemente, a quei giovani stanchi più di noi di vivere in un mondo senza prospettive.
E i botti? Ogni giorno li udiamo, la deflagrazione giunge dal video e la cogliamo intorno a noi. Ma nonostante tutto, sta per nascere un nuovo anno e i nuovi nati hanno bisogno di parole beneauguranti e di gente prudente che non aggiunga ulteriori problemi a quelli già esistenti, per cui sarà meglio non affollare i pronto soccorsi ospedalieri: meglio divertirsi senza rimetterci la pelle o qualche parte del corpo.
Con questi presupposti,
BUON ANNO E FELICE 2014 A TUTTI!