venerdì 8 novembre 2019

Riflessione di.lettura





 
Ho appena terminato la lettura di un libro di Diego de Silva a titolo "Non avevo capito niente". Non avevo mai letto niente di quest'autore e sinceramente il libro all'inizio non mi entusiasmava; poi proseguendo nella lettura il testo è divenuto più interessante per la scorrevolezza ironica.
Il protagonista è un avvocato del foro di Napoli, un legale che cerca di sopravvivere  alla meno peggio occupandosi di pratiche legali riguardanti sinistri assicurativi.
L'avvocato Vincenzo Malinconico è separato e conduce una vita da single in un modesto appartamento. È padre di due figli adolescenti con i quali ha un discreto rapporto, l'ex moglie continua a cercarlo solo per il sesso. È costretto a difendere un camorrista, il cui scagnozzo appare più volte nella vita di Vincenzo che riluttante non sa come fare per evitarne la presenza. Quando la moglie gli confida di essere ancora innamorata di lui, Malinconico comprende che quell'amore per il quale aveva sofferto non esiste più e che il suo cuore batte per un'altra donna con la quale ha cominciato da poco una relazione.
Il titolo del libro "Non avevo capito niente", è un'allusione alla  vita coniugale del protagonista e al potere di quel mondo torbido presente ovunque. Lo stile è semplice, forse troppo, e la scrittura rispecchia il  linguaggio attuale.

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