
Ho conosciuto una ragazza giovanissima che deve crescere in fretta: il suo papà altrettanto giovane è venuto a mancare da qualche mese.
Un uomo che coltivava la passione per le idee senza paletti o costrizioni, un uomo che si occupava di una rivista indipendente, da lui fondata, e sulla quale esternava il suo libero pensiero.
Uno scrittore e un editore che non accettava compromessi: la sua era una voce non ritoccata e impegnata in battaglie sociali.
Egli prima di morire ha affidato alla giovane figlia l'incarico di occuparsi del giornale.
La strada per diventare giornalista non è breve, ma in lei vive la passione per la scrittura che ha ereditato dal padre e tanta voglia di far continuare a vivere quel giornale nato per dar voce anche a chi non ne ha.
Il dolore fa crescere in fretta e negli occhi di questa giovanissima ho letto la consapevolezza dell'impegno e la velata malinconia mista a sconcerto.
Tanti stimano il suo papà e le daranno una mano a far in modo che il giornale continui ad esistere. "VOLERE E' POTERE" scrisse, nella seconda metà dell'ottocento, Michele Lessona prendendo spunto da un'opera didascalica di un autore scozzese.
"Volere è potere" è un libro che nacque per educare i giovani italiani alla forza di volontà.
Quando si vuole, con l'impegno, gli ostacoli si superano: la forza di volontà, il desiderio portano ad accrescere le potenzialità dell'individuo. In questo caso l'obiettivo da raggiungere è illuminato da una stella speciale, da un puro di cuore, da un realista che combatteva a spada tratta le ingiustizie della vita e non temeva di esternare il suo pensiero, puntando il dito contro i soprusi; lo faceva con i suoi scritti e non solo.