sabato 1 marzo 2014

Impressioni di lettura

                                                         
                                            

   Conoscevo Vauro Senesi per le sue vignette dalla satira accattivante e mai banale: quando il pensiero si veste d’ironia sarcastica, puntando il dito sui difetti, presunti errori, distrazioni, manchevolezze del malcapitato di turno, e diviene un gradevole disegno sul quale sorridere nonostante sia una caricatura, allora stiamo parlando di un vignettista capace di suscitare ilarità e non risentimento,Vauro appunto. Ciò che non mi aspettavo, invece, era di leggere un romanzo di Vauro intitolato "Storia di una professoressa" e provare emozioni diverse dalla sua satira vignettistica: in questo libro ho scoperto uno scrittore sensibile dalla penna fluida che non lascia spazio alle interruzioni; in quarta di copertina è scritto che le sue sono storie di vita che sanno raccontarne molte altre.
   Il mestiere d’insegnante se fatto con passione è una missione e Ester, la protagonista della storia, è una professoressa speciale che si prende a cuore i suoi ragazzi particolari; sono i figli disagiati dall’infima condizione sociale, sono i figli degli ultimi strappati al loro destino di esclusione, ma sono anche quei ragazzi che non hanno avuto la fortuna di nascere fisicamente normali e vivono la diversità scomoda a scuola. Ester si approccia a questi ragazzi diversi sin da giovane studentessa,  quando il prete del suo paese crea il doposcuola per quegli scolari meno dotati e scarsi nell’apprendimento. Attraverso la vicenda di Ester, Vauro ripercorre quarant’anni di storia italiana che va dagli anni sessanta sino ai giorni nostri, storia della scuola ma anche della società e degli accadimenti che caratterizzarono quel periodo: la ribellione scolastica, il mutamento sociale, gli attentati e il cambiamento di studenti che in seguito a quelle stragi mutarono il loro pensiero.
   Vauro ci fa conoscere Ester sin dall’infanzia che la vede amata dalla famiglia costituita oltre che dai genitori e una sorella, anche dai nonni figure portanti. Lei comincia la sua formazione scolastica presso le suore delle quali porterà sempre con sé un amabile ricordo, in particolare l’affetto di Suor Veremonda dotata di sensibilità e amore per l’insegnamento. Ester conserverà con cura un dono speciale della sua suora preferita, un fiocchetto rosso premio elargito alle scolare meritevoli.
   L’adolescenza la vede studentessa liceale che prova attrazione per un ragazzo universitario più grande di lei di sette anni, Giovanni, il suo primo amore, e con lui diventa donna e sperimenta la convivenza lasciando la famiglia non ancora maggiorenne. Il rapporto con Giovanni futuro marito ha alti e bassi e durante una momentanea separazione, Ester, divenuta ormai professoressa, vive un altro sentimento che le farà comprendere l’importanza del suo primo amore. Ester professoressa si troverà così a dover seguire quei ragazzi difficili dallo scarso apprendimento e lo farà anche nelle vicende personali; unico obiettivo donare loro una speranza, ragione di vita e sarà proprio quella a stimolare l’interesse e il miglioramento intellettivo. L’amore che sente per i ragazzi lo dona con tutta se stessa anche al figlio adottivo nato con un deficit dell'ormone della crescita, lei non si scoraggerà e sarà una madre eccezionale: il suo amabile Simone farà progressi, ma non per sempre e questa vicenda dolorosa la segnerà, sarà l'insegnamento a riportarla alla vita.
    Il romanzo è scritto in prima persona e lo scrittore ringrazia la professoressa Ester per la generosità con cui gli ha donato la sua dolorosa storia e la ringrazia anche per tutto ciò che ha dato a suo figlio che ha avuto la fortuna di essere suo alunno . I ringraziamenti proseguono anche in quarta di copertina dove è scritto: “A Ester e ai migliaia di insegnanti che ci credono ancora e che non hanno tappi di cera nelle orecchie.”

18 commenti:

  1. Una presentazione molto efficace che fa venire voglia di andare di corsa a leggere il libro del grande Vauro (che anch'io conoscevo solo come splendido vignettista).

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    1. Grazie mille, cara Happy, grazie anche per essere passata: è un piacere ritrovarti.
      Buona domenica
      affettuosamente
      annamaria

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  2. Sei brava in tutto: nelle recensioni come nei racconti.
    Felice serata*

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    1. Troppo buona, cara Ale.
      Ti auguro una splendida serata domenicale.
      un abbraccio
      annamaria

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  3. Sembrerebbe un libro scritto con grande intelligenza ed empatia. Qualità che a pensarci devono appartenere ad un bravo vignettista ;-)
    E la tua recensione è fantastica per presentazione e scorrevolezza.

    www.wolfghost.com

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    1. Ti ringrazio, caro amico, per l'apprezzamento.
      Vauro è dotato di grandi capacità narrative e il libro è godibile dall'inizio alla fine.
      Buona domenica.
      annamaria

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  4. Mi piace l'idea di questo libro di cui avevo sentito parlare. Non appena riuscirò ad evadere da queste montagne per raggiungere una libreria è una delle cose che mi piacerebbe comprare. Anche perché sono un insegnante e mi intriga di poter leggere qualcosa che rappresenta una visione differente (rispetto a quella che si è venuta a determinare nell'immaginario collettivo) di chi fa questo lavoro. Beh, sei riuscita ad alimentare la mia curiosità! Poi sono anche curioso di scoprire un Vauro così sorprendentemente inedito!

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    1. Grazie! Sono contenta di aver saputo stuzzicare il tuo interesse.
      Il mestiere d'insegnante è una missione e chi lo fa con passione riesce ad entrare in sintonia anche con quegli alunni diversi.
      Buona domenica
      affettuosità
      annamaria

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  5. Hai aperto un blog su Wordpress?
    Purtroppo non si riesce ad arrivare.
    Un abbraccio.
    Ale

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    1. No, non ho aperto nulla, spero di capire cosa sia successo.
      un bacio
      annmaria

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  6. te lo dico papale papale,
    se fossi a capo di una casa editrice non esiterei un solo istante a proporti una collaborazione, le tue recensioni incrementerebbero il fatturato, ne sono certo, credimi, non sto scherzando e nemmeno lo scrivo per regalarti un complimento di circostanza. Tra l'altro questo è un mondo che conosco mooooooooolto bene, parlo con cognizione di causa.

    un abbraccio

    TADS

    ps: questa volta sono entrato nel tuo blog direttamente, senza giri strani ;)

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    1. E con un commento così che la giornata riprende quota ( ho dormito poco a causa della mia insonnia ballerina). Peccato tu non sia il capo di una casa editrice, credo che avrei accettato la proposta.
      Ancora grazie, caro amico.
      ricambio l'abbraccio
      annamaria

      p.s.(sono contenta che si venga da me direttamente, visto mai che sia riuscita a risolvere il problema, oppure s'è risolto da solo)

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  7. potrei non leggerlo? Giammai! Preso nota in agenda per la prossima visita in libreria.
    La tua recensione, completa in ogni punto, non lascia spazio al dubbio.
    Insegnanti come Ester ne ho conosciuti e ne conosco e se la scuola non è andata a picco con tutti gli insulti legislativi e non, ricevuti negli ultimi 30 anni, lo si deve soprattutto a docenti come Ester. Lavorare con gli alunni disabili è,inoltre, una delle esperienze più forti della vita: ti forma, ti plasma e ti regala un arricchimento umano che non ti abbandonerà più.
    Hai mai letto "La scuola raccontata al mio cane" di Paola Mastracola? Un libro veritiero, lucido, amaro che racconta delle varie e continue riforme che hanno fatto perdere alla scuola l'identità e del disorientamento dei docenti senza tappi alle orecchie.
    Un caro saluto,
    Marirò

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    1. Ti ringrazio per il suggerimento, cara Marirò, non ho letto il libro Di Paola Mastracola, sarà un piacere. Di bravi insegnanti votati al loro mestiere ce ne sono molti, hai ragione, è un po' come per i medici che amano la loro professione e seguono il malato con amore e non per lucro. Ecco con gente così val la pena di continuare a sperare che la vita possa mutare in meglio. La cronaca ci parla solo degli aspetti peggiori e invece c'è ancora tanta umanità e professionalità.
      Grazie, ti auguro una buona giornata.
      con affetto
      annamaria

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  8. ..
    E' sempre un piacere immenso leggerti
    cara Annamaria...

    scusa la mia latitanza
    sono stata abbastanza presa
    e ho trascurato molti di Voi..

    Ti lascio un abbraccio e buon proseguo di settimana
    Michelle

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    1. Ti ringrazio, cara Michelle, troppo buona.
      Non è facile coordinare il tutto, cara amica, non preoccuparti.
      Buon fine settimana.
      un abbraccio
      annamaria

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  9. Grazie a te, Annamaria, per le preziose e interessanti notizie che ci dai, trasmettono un senso di serenità così come i tuoi bei racconti!
    Un abbraccio e buona serata.

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    1. E' un piacere sapere di trasmettere serenità, grazie Happy.
      Buon fine settimana.
      ricambio con affetto
      annamaria

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