martedì 17 settembre 2013

Magia della parola

                      

   Dover cercare una frase, una qualunque per cominciare. Perché, perché? Non so, così dovrei e perché dovrei? Potrei smettere, nessuno mi obbliga a farlo. Però, però ora che ci penso è bello farlo, è bello veder scorrere parole anche senza senso, così per un gioco di sfida con me stessa; frasi illogiche che tutte insieme forse forse potrebbero avere un senso compiuto, un gioco di equilibri lessicali e di strane congetture. Che pazzia, che ritmo, che... ma che cosa?
   La forma scritta permette tutte queste elucubrazioni: la pagina bianca non si ribella, non ha voce. Lei è lì e accoglie anche le inezie che non portano da nessuna parte: occorre giusto un po' di dimestichezza con le parole e tutto va, scorre. Attenzione però, lo scritto è un documento, chi legge con attenzione lo rilegge e lo pondera e s'accorge del roteamento che porta alla fase iniziale del senso incompiuto, come in questo caso.    La forma orale invece essendo immediata, deve comunicare qualcosa, non vi possono essere giri di parole, oddio vi sono, tipo quegli oratori da strapazzo che abbagliano con i loro sproloqui interessati. Comunque vada, la parola messa assieme ad un'altra parola, e poi ancora un'altra costruisce il pensiero che se non comunica un messaggio si rivela inutile.
   Quindi, cosa avrò voluto dire con questo giro di parole? Ancora non lo so, però ora che ci penso chi lo fa per mestiere, ossia scrivere per riempire pagine di giornali, ha un bel daffare a inventarsi congetture o realtà che possano appassionare il lettore. Deve cercare, reinventarsi, avere l'idea o la notizia giusta magari gonfiata, quelle belle ampollosità che se rispecchiano la verità potrebbero anche starci; non va bene invece quando ciò che si legge è solo un artifizio mentale basato sulla menzogna, di quella falsa verità che influenza a tal punto da fare danni: vi sono persone che si lasciano condizionare da uno scritto ben orchestrato. Ma pensa, pensa, la scrittura è come una melodia che se ben intonata avvince i cuori e li conduce dove vuole, magia della parola.
   E questo è quanto!


10 commenti:

  1. Credo che a sforzarsi qualcosa si possa sempre trovare, anche se certo non può sempre essere della massima importanza. Se però si vuole entrambe le cose, importanza massima e quotidianità, allora sono d'accordo: presto o tardi si inizia con il gonfiare le notizie o crearne di inesistenti. E il danno in quel caso c'è eccome.
    D'altronde però alcune persone sono pagate per fare questo, è il loro lavoro. E allora? O cambia il sistema o... cambiano loro, e in cambio di un po' di dignità e professionalità si ritroveranno in un posto meno ambizioso.
    Accetterebbero? :-|

    www.wolfghost.com

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    1. Sai quando si è a corto di notizie, credo che finiscano per inventarne di nuove. Chi legge prima di prendere per oro colato tutto è meglio se approfondisce, ovvio ciò vale per quelle storie di una certa importanza, il resto lasciamoglielo fare.

      Grazie, buona giornata.
      annamaria

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    2. Bé, io sarei per non lasciargli fare nemmeno quello, veramente. Vogliono scrivere storie inventate? Che scrivano romanzi... se ne sono capaci! ;-)

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    3. Magari i romanzi, come tu dici, non sanno scriverli, perché un articolo è composto da qualche pagina o meno, molto meno, mentre per un romanzo c'è tutto un lavoro corposo di rielaborazione, rilettura, varie stesure, vorrei proprio metterli alla prova.

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  2. bellariflessione.
    Un abbraccio e buona giornata

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    1. Grazie, carissima, bentornata.

      ricambio di cuore
      annamaria

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  3. Sono perfettamente d'accordo con te, cara Annamaria. La parola racchiude in sé una magia indiscutibile. A saperla usare con perizia, può avvincere, trascinare, far sognare. Sempre che alla base ci sia una intenzionalità positiva da parte di chi la utilizza...altrimenti può fare enormi danni.

    Buon weekend ed un abbraccio affettuoso.
    Annarita

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    1. Grazie, cara Annarita, per la condivisione e per la bell'interpretazione.

      Ricambio con affetto.
      annamaria

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  4. Oltre alla magia infatti bisogna tenere conto del grande potere della parola. Da qui a fare danni incalcolabili il passo è breve e lo sappiamo bene noi italiani che abbiamo una editoria pilotata e quotidiani al servizio non della verità, ma dei potenti...
    un forte abbraccio carissima

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    1. Su quest'ultimo punto hai ragione da vendere, cara Maria. L'editoria pilotata e i quotidiani anch'essi pilotati: i giornalisti scrivono secondo le richieste del padrone. Questo tipo di parola fa danni: non tutti sono in grado di comprendere la falsa verità. La parola mercificata per raggiungere gli scopi di coloro che hanno in mano il potere.
      Grazie per quest'approfondimento.

      ricambio affettuosamente.
      annamaria

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