lunedì 8 aprile 2013

Foglia

Recentemente è stato commemorato in tv il grande Trilussa, poeta romanesco eclettico che collaborava con alcune testate giornalistiche, per la sua lirica satirica fu definito il poeta commentatore e venti giorni prima che morisse fu nominato senatore a vita. Ebbene, rileggendo fra i miei scritti, tempo fa prendendo spunto da una poesia di Trilussa, avevo elaborato una riflessione dedicata alla foglia.


   Foglie gialle


Ma dove ve ne andate,
povere foglie gialle                                                     
come farfalle
spensierate?
Venite da lontano o da vicino
Da un bosco o da un giardino?
E non sentite la malinconia
Del vento stesso che vi porta via?
          ( Trilussa)

Segue un mio scritto, omaggio al componimento del grande poeta.                                                                      
 


   Delicata, robusta, spinosa, dentellata, aghiforme, setosa, liscia, quanti aggettivi tutti per lei espressione di trasformazione che dona la vita.
   Comincia con una piccola escrescenza il suo affacciarsi timido nel mondo, per poi proseguire il cammino estendendosi e aprendo le sue pagine rivolte alla luce, nutrimento essenziale.
   Mani protese verso il cielo in segno di ringraziamento, mani desiderose d’affetto, mani rifugio e passaggio di visitatori appartenenti al suo mondo.
   Vita silenziosa e negletta che attraverso processi chimici permette la crescita e lo sviluppo della sua domus la quale rilascia a sua volta un elemento indispensabile per la vita.
   Corpo che si lascia andare quando il legame s' interrompe, volteggiando leggero, sinuoso nel vento, lieve come una nuvola che percorre spazi infiniti e si posa su ogni dove come soffici piume. S'inerpica e scende, farfalla svolazzante di un processo che la vede nascere e poi perire; mai banale e pur collaboratrice con altri elementi naturali.
   Nervature contorte, lineari, contenenti linfa vitale per chi non ha voce e cresce in sordina, in un canto delicato di essenze e di processi meravigliosi che rendono possibile lo spettacolare teatro dell’esistenza organica. Una parte, quindi, dello scenario naturale, una parte regolata da sistemi di trasformazione perfetta che regola la vita, una parte che merita un po’ della nostra riflessione.
   Foglia, ti osservo e ti seguo mentre ti posi soavemente ai miei piedi, ti raccolgo e ti sfioro; hai terminato il tuo viaggio e sei passata da me per un saluto, anche tu sarai polvere e il fulgore della giovinezza apparterrà ad altre sorelle che renderanno possibile il fascino della vita.   



4 commenti:

  1. Poesia e prosa incantevoli. In modi diversi, colpiscono l'immaginazione e l'anima.
    Un caro abbraccio.

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    1. Grazie, cara Ale.
      ricambio con affetto
      annamaria

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  2. grande Annamaria,
    lo dico da sempre, la cultura non è nozionismo, la cultura è capacità di elaborare, cogliere, guardare oltre.
    Tu sei una Donna colta.

    TADS

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    1. Troppo generoso, caro amico: il tuo pensiero va oltre.
      Ti ringrazio per il giudizio più che lusinghiero e ti auguro una buona serata.
      annamaria

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