domenica 10 marzo 2013

La storia

              

   Tutti noi conosciamo la storia, ne apprendiamo i primi rudimenti sin dall'inizio del nostro acculturamento, poi crescendo l'approfondiamo e se ne siamo interessati svolgiamo delle ricerche personali, anche perché la storia nella sua globalità riguarda il nostro passato, quella vita antecedente e lontana che pur sempre ci affascina. La storia ha una collocazione temporale, le date erano il mio cruccio, credo che al tempo scolastico non mi innamorai della storia proprio per le date. La storia va rispolverata, accarezzata, altrimenti finiamo per scordare avvenimenti importanti che spiegano l'attuale stato di cose. Vero è che il tempo muta il decorso delle situazioni, ma in molti accadimenti possiamo trovare la risposta guardando al passato, alla nostra storia e purtroppo l'uomo ancora non impara da essa, non impara da quegli errori.
   Sappiamo bene che il Papa si è dimesso, a memoria d'uomo solo un altro Papa ebbe il coraggio di rifiutare la carica: Papa Celestino V, il cui papato risale al lontano 1294, poi altri Papi lasciarono il pontificato in seguito ad un'abdicazione. Il nostro Papa dimissionario rifiutando la sua carica, ha portato con sé le motivazioni che gli hanno fatto prendere una decisione così drastica e importante, una decisione coraggiosa. La chiesa in passato ha commesso errori gravissimi, si è macchiata di colpe orrende, di crimini e di trasgressioni ritenute peccaminose anche per il normale genere umano, eppure la chiesa non ha imparato: quel passato pesante ancora riaffiora. Gli attuali ministri della chiesa li vediamo coinvolti in scandali di pedofilia e di chissà quali altri misfatti e allora guardando uno sceneggiato che sta andando in onda in tv, un lavoro ben fatto sulla famiglia Borgia, mi son detta che forse quel passato ancora ci appartiene. E' triste e avvilente e sinceramente mi mortifica constatare che chi ci dovrebbe dare dei riferimenti giusti, chi dovrebbe essere esempio di virtù ancora non ne è in grado, ed è un peccato perché ciò va a discapito dei tanti ministri  a modo che perseverano nel bene. E' ancora tutto l'insieme ecclesiastico che è sbagliato, le regole, il potere: dove c'è il denaro, il controllo sfugge di mano e la tentazione ha la meglio. Apprezzo la semplicità dei frati, la loro vita monastica, i loro sai privi di sfarzo, il loro attaccamento alla natura che curano con amore. Apprezzo i missionari che si dedicano con altruismo al bene comune e si sacrificano per esso, molti danno la vita o la perdono. I frati hanno imparato dalla storia che si è tramandata, quella storia cominciata ad Assisi da un uomo comune che rinunciò agli agi per somigliare ad un altro Grande della storia: Cristo. Se la chiesa non fosse catalogata in quella gerarchia ecclesiastica che non comprendo, se una parte del clero non vivesse in dimore lussuose e non godesse di tutti quei benefici regali, forse avremmo dei ministri semplici che scelgono per vocazione.
   La storia tramandata ci dovrebbe portare a riflettere, la storia è la nostra memoria, facciamone tesoro!

10 commenti:

  1. Chapeau, cara Annamaria!
    So che se credente, perciò immagino quanto ti sia costato scrivere questo encomiabile post, del quale condivido ogni parola.
    Il pontefice era stanco, e posso capirlo!
    Un abbraccio e l'augurio di una serena settimana.

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    1. Troppo buona, cara Ale, e ti ringrazio.
      Sono credente e la mia fede è immutata, semplicemente perché io credo in tutto ciò che Gesù ha esternato e compiuto. La sua vita semplice al servizio della gente, il suo amore per tutti e la sua disponibilità sono sempre nel mio cuore e purtroppo dove c'è il potere questi valori vengono offuscati. MI spiace che per questi scandali e per questi comportamenti tanti hanno perso la fede, ma Gesù lo annunciò e disse che dovevamo diffidare dei falsi profeti.
      Grazie ancora, carissima.
      ricambio di cuore
      annamaria

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  2. Quoto ogni parola di questo post.
    Il guaio del Vaticano è che non è solo sede di una religione, ma è uno Stato. Addirittura il più grande Stato del mondo per secoli, e ancora oggi che è limitato a pochi chilometri quadrati è uno degli Stati più potenti e più ricchi.

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    1. Uno Stato, cara Paola, che sicuramente Gesù non ha desiderato e non approva. La religione di Cristo è amore per tutti, generosità, semplicità, disponibilità, purezza dei cuori ed invece gli uomini ne hanno fatto altro. Per fortuna non sono tutti così i ministri della chiesa, ma purtroppo tanti perdono la fede per questi accadimenti.

      Grazie, cara, un affettuoso saluto.
      annamaria

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  3. La Storia si ripete. Con Ratzinger la Chiesa è tornata indietro, molto indietro. Se ci furono dei piccoli passi in avanti, Benedetto XVI li ha vanificati tutti. Si è dimesso, non per vecchiaia. Troppi scandali. Se fai il papa porti la croce fino all'ultimo. Non sono credente e non ho una religione, ma ho amici credenti che si sono detti sconcertati da questo papa che ha abbandonato la croce.

    La Chiesa deve far pulizia al suo interno, fisicamente e non solo spiritualmente, perché dello spirito non v'è certezza alcuna. Rimuovere tutte le porcherie che accoglie. Se non lo farà, cadrà. Prima o poi. Non sarebbe la prima religione a cadere. Religioni molto più vecchie del cattolicesimo sono oramai parte del passato, ridotte in polvere.

    Un bacione e buona serata

    beppe

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    1. Condivido, Beppe: la croce va portata fino in fondo. Sai io ho pensato che il Papa uscente, rinunciando al suo incarico, abbia voluto punire, per usare un termine non ecclesiastico, il suo staff di collaboratori, ossia di cardinali, evidentemente gli intrighi erano tanti.
      La vera religione non ha nulla da spartire con l'opportunismo, il potere e l'avidità, ma vi sono ancora persone, per fortuna, rette e generose, ecco io guardo a quelle: sono loro il messaggio di Cristo.

      Grazie, ti auguro una buona giornata.
      un abbraccio
      annamaria

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  4. Non concordo con l'ultimo intervento. A me questo pontefice piaceva molto. Non aveva il carisma del suo predecessore, però possedeva enorme cultura, rigore morale e fede.
    Baci, Isabel

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    1. Cara Alessandra, hai centrato il problema non aveva il carisma, una persona distante e glaciale, ma sicuramente un grande studioso, uno che proviene da una famiglia umile e che è stato anche in un lager nazista, uno che si è impegnato con grande passione.
      Ognuno ha i suoi punti di vista, io non ho seguito con attenzione il precedente papato, per cui non so cosa rispondere, anche perché credo che Beppe si riferisca a un regresso della Chiesa dovuto, appunto, all'eccessivo rigore. Sul fatto che il Papa uscente sia colto, onesto e uomo di fede concordo pienamente, infatti secondo me si è dimesso perché stanco di ciò che i suoi occhi vedevano.
      Ti auguro una felice giornata.
      un abbraccio
      annamaria

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  5. Leggo questo post a papa eletto: sei stata semplicemente profetica, mia cara annamaria, citando S. Francesco d'Assisi. Anch'io sono credente e cattolica, ogni giorno di più prendo consapevole amarezza della corruttela in seno alla chiesa, è quello che mi fa soffrire di più: più dell'essere ignorata e dimenticata dalle persone con cui ho sprecato amore e tempo, più della mia artrosi che mi fa stare continuamente male senza potere usare antidolorifici efficaci che farebbero a pugni con l'anticoagulante quotidiano, più di un sogno vecchio che non mi è mai riuscito, ogni volta, per un filo di capello. Cristo è sempre l'innocente sacrificato per certi ignorantoni che lo usano per fare soldi, non si vergognano. Ma certo che sono cattolica: per questo strillo.

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    1. E infatti, cara, strillo anch'io. Cristo l'aveva annunciato che sarebbero venuti falsi profeti, sono coloro che infangano il suo nome da duemila anni, sono tutti i corrotti che vestono i panni di Cristo e non solo. Mi spiace che molti perdano la fede e si lascino fuorviare. E' tutto come allora, chi non ha fede attende Gesù che scende dalla croce, attende il miracolo istantaneo, perché li sento dire: "Come può il vostro Dio permettere tutto ciò?"
      Grazie, un caro saluto.
      annamaria

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