sabato 19 maggio 2012

Vittima innocente

                   Melissa Bassi, 16 anni

   Avrei dovuto pubblicare un altro post, ma non me la sento: il mio cuore è infinitamente triste da questa mattina, da quando ho appreso la notizia della morte di Melissa.
   Melissa era una ragazzina di sedici anni e non è più fra noi, la sua vita è stata strappata questa mattina da sconosciuti vigliacchi che hanno compiuto un attentato alla scuola professionale "Morvillo Falcone", scuola che porta il nome della moglie di Falcone morta a Capaci giusto vent'anni fa. Stamane un ordigno è esploso mentre le ragazze entravano a scuola, una bomba azionata a distanza ha ucciso Melissa e ferito gravemente altre cinque ragazze. 
   Melissa era una brava ragazza, le piaceva impegnarsi nello studio e forse coltivava il sogno di diventare una stilista; frequentava l'istituto di moda a Brindisi e tutti i giorni prendeva la corriera per raggiungere la scuola: lei abitava a Mesagne e giungeva sempre prima delle altre. I genitori sono persone semplici, suo padre fa il piastrellista, sua madre è una casalinga e viveva per la sua unica figlia. Alla notizia la madre è stata ricoverata in ospedale, non riesco ad immaginare come sarà la sua vita futura e vorrei avere confortanti parole, ma non riesco a trovarne: mi si strazia il cuore. 
   Attraversiamo un momento particolare, i cuori sono esasperati, le menti criminali hanno ora terreno più facile e  chi non riesce a trovare nulla per sopravvivere, a volte, passa all'altra sponda. Ma un attentato ad un istituto femminile quali vantaggi porterebbe? Quale sarà la motivazione se per caso ci sarà una rivendicazione? Nel 2007 l'istituto Morbillo-Falcone vinse il premio antimafia e il concorso nacque per stimolare l'attenzione degli studenti di due regioni, la Puglia e la Calabria; l'istituto di Brindisi si aggiudicò il premio per un'immagine realizzata con una serie di primissimi primi piani che ritraggono degli occhi aperti con al centro la foto di Falcone e Borsellino, campeggiata dalla frase che recita: "Guarda in faccia la legalità!"
   Si cercano varie piste, si cercano risposte, siamo solo agli inizi, ma perché colpire delle innocenti ragazze?  Le prospettive del futuro sono incerte per gli attuali sviluppi, ma stando così le cose un genitore che dovrebbe fare? Dobbiamo tornare al passato, a quando le donne restavano a casa ad imparare economia domestica dalle mamme e i maschietti facevano bottega! Ma dico io, noi non siamo un paese in guerra o la guerra c'è ed è quella silente e strisciante dalla quale è difficile difendersi. E poi condannano gli islamici che colpiscono all'insaputa, che si fanno saltare in aria sopprimendo vittime innocenti che non hanno nulla a che fare con le loro ideologie, qui da noi non è molto dissimile! Il male dilaga, stende i suoi tentacoli che si attorcigliano su chi ama la vita e pensa solo a costruirsela. L'amore per la vita prevarrà!
   Esco in punta di piedi e lascio un bacio a te, piccola. Prega per i tuoi amati genitori.

16 commenti:

  1. è una tristezza che attanaglia il cuore...una morte che non ha spiegazione...alla morte è difficile trovare spiegazione, ma a questa sarà davvero impensabile...rimettere tutto al caso...alla fatalità...al destino...
    ma quale rassegnazione a tutto questo?
    so che solo una grande fede potrà aiutare la mamma di Melissa...una fede che crede anche quando nulla può essere spiegato...che trova senso in se stessa e nella sua forza...
    una preghiera per Melissa e per i suoi genitori...

    lella

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    1. Cara Lella, è molto bello il tuo pensiero. Noi sulla terra siamo dei viandanti che s'incamminano per raggiungere la meta, ognuno impiega il suo tempo, ma tutti dobbiamo raggiungere quella meta, il cielo. C'è chi ha un attraversamento normale, chi trova ostacoli, chi deve lottare sino alla fine e chi all'improvviso interrompe quel cammino per motivi ingiusti o per cause naturali. Chi resta soffre la perdita della persona cara e nel caso dei genitori di Melissa sarà doloroso per loro continuare il cammino, ma la fede è qualcosa di speciale: dopo i giorni di atroce dolore fa comprendere che la loro figlia è gioiosa in Paradiso, nel luogo che ha raggiunto prima del tempo. Sarà quel pensiero a donare la forza a quei genitori, ma al tempo stesso auguriamoci che chi ha commesso l'orrendo crimine sia punito anche in terra: la vita non può essere soppressa dagli uomini.
      Grazie, un abbraccio.
      annamaria

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  2. Costernazione e rabbia,anche se la rabbia serve a poco. Purtroppo si fa sempre più strada nella mia mente che siamo in un paese in guerra
    Annamaria carissima. La guerra non è solo quella in cui si sta in trincea col fucile pronto a colpire il nemico. E' anche avere paura di uscire di casa, andare a fare la spesa, uscire in auto ed essere bloccati con la scusa che abbiamo rotto uno specchietto (è capitato a me qualche giorno fa e mi è costato 200 euro). Peggio ancora, mandare i nostri figli a scuola con l'incubo di non vederli più tornare. Anch'io un bacio per Melissa, un abbraccio a te, cara

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    1. Cara Rossella, la violenza è qualcosa di abominevole ma l'uomo ha quasi una predisposizione alla violenza, alla prepotenza, forse siamo sempre stati in guerra. Dov'è la colpa, perché l'uomo compie azioni crudeli, carneficine ai suoi simili? Io la mia risposta ce l'ho, ma è una risposta dettata dalla fede e che collima anche con il pensiero comune: il male opera attraverso l'uomo, sinché esisterà il male, sulla terra non si conoscerà la pace. Poi vi sono uomini che potrebbero operare nel bene, ma finiscono per assecondare i cattivi richiami, se ci fosse uno stato efficiente che fosse un vero modello la situazione sarebbe diversa. Lo stato è una grande famiglia, se il capo ha un comportamento corretto anche il popolo si adegua; se lo stato assicura e dona un clima vivibile dove si respira un'aria serena che offre servizi adeguati, lavoro e opportunità il popolo non ha motivo di scalpitare, ovvio ci sono le eccezioni, ma sono eccezioni. La malavita la si può sconfiggere se al potere non avessero le mani in una pasta rancida. Mi spiace per quello che ti è accaduto, bisogna chinare la testa purtroppo.

      Grazie, cara, con affetto
      annamaria

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  3. E' ovvio che la triste notizia ha colto di sorpresa anche me...come non rimanere colpiti da quanto successo? Non so chi siano i vigliacchi protagonisti dell'ignobile gesto, ma spero solo che la giustizia faccia il suo corso e non abbiano pietà per queste persone! Ma una giustizia, esiste?

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    1. Lo spero anch'io con tutto il cuore. Mai un attentato ad una scuola, in questo caso una scuola che si batteva per la legalità. La giustizia esiste? Per alcuni versi c'è, se poi si tratta di una giustizia legata al potere le speranze sono poche.
      Grazie, un abbraccio.
      annamaria

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  4. Annamaria, vorrei essere capace di esprimere tutto quello che provo, ma mi mancano le parole, sono incredula, scandalizzata, disgustata e quant'altro. Vergogna al mondo. Pace agli innocenti di qualunque razza, fede ed età. Non riesco a dormire, mi sono dovuta alzare, sono inquieta. Mi sento il dolore degli altri come una pietra aguzza nell'anima.

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    1. Cara Mimma, il folle ha aspettato il momento che le ragazze varcassero la soglia per colpire, questo è quanto si sa, quelle giovani che male gli hanno fatto? Vorrei guardarlo negli occhi e chiederglielo, vorrei farlo come te e come tutti noi. La mente umana mi fa paura, il male s'insinua e fa paura. Lui non sa che chi muore è in pace e gode per l'eternità, mentre chi compie il male è condannato per sempre!
      un bacio
      annamaria

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  5. non credo che l'animale reo di tale nefandezza si ponga, se così si può dire, il problema di cogliere la differenza tra il morire in pace ed il vivere condannato.
    stiamo assistendo alla deriva di una umanità imbarbarita e intorpidita da uno stallo ipnagogico che impasta menti, crea visioni surreali, annichilisce i valori e stimola l'aspetto becero delle individualità represse.
    piangiamo Melissa ma non dimentichiamoci che pochi mesi fa, nella civile Norvegia, un folle ha ucciso dozzine di ragazzi incolpevoli e inermi solo per protagonismo.

    TADS

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    1. Hai ragione cara, lui non lo sa ed è quello che più mi addolora, perché se lo sapesse veramente, come tanti che commettono violenza credo che avremmo un mondo diverso. Mentre se si tratta di follia, per quella... è difficile la vita sulla terra, cara amica.
      un bacio
      annamaria

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    2. Chiedo venia, Tads, ti avevo confuso con un'altra mia amica di blog, per cui non cara amica, ma "caro amico".

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  6. Un ritratto sentito e delicato di Melissa. Riflessioni amare, ma quanto mai aderenti alla realtà.
    Che altro c'è da dire? Restiamo umani, cerchiamo con tutte le forze di restare umani.

    Un forte abbraccio

    Milvia

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  7. un dolore sordo che spacca il cuore!
    Melissa, un sacrificio, l'alunna modello che ha svolto un compito molto difficile,adesso ne ha uno ancora più grande, consolare la sua mamma, e proteggere da lassù i nostri giovani dal male assassino, MELISSA ANIMA INNOCENTE PREGA PER NOI...
    non c'è perdono per chi uccide e scandalizza, è meglio per lui non fosse mai nato!

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    1. Parole sacrosante, cara Luisa, la sua mamma potrà ricevere consolazione solo dalla sua piccola lì in cielo. Chi ha commesso un simile omicidio, è condannato per sempre al fuoco eterno.
      Grazie, cara.

      un bacio
      annamaria

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  8. Ci sono morti che hanno un valore simbolico non riducibile alla quantità: a Brindisi c’è stata una sola vittima, non comparabile sul nudo piano delle cifre alle vittime della furia di uno o più cowboys ubriachi in Afghanistan, o di quelle delle squadre della morte siriane.

    Per non parlare dei bambini che, nel Terzo Mondo o nella periferia del Secondo e talora anche del Primo, muoiono di malattie da cui il figliolo dell’avvocato guarirebbe in poche ore complicazioni comprese.

    Non so se è giusto.

    Forse non lo è, perchè anche nella diffusione delle notizie e nella distribuzione del dolore tanto il nazionalismo quanto lo suilibrio fra Nord e Sud e fra Occidente e Oriente del mondo giocano il loro triste ruolo.

    Forse lo è, perchè ci sono delle morti dettate da pura belluina ferocia che fanno paura e tristezza ma restano fini a se stesse; e ci sono delle morti dettate da cinici agghiaccianti calcoli che fanno orrore ed angoscia per quello che significano nell’equilibrio etico fra una ipotesi indistinta di Bene e un’assoluta certezza di quello che è il Male.

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    1. Quelle morti fanno ugualmente male e tanto, in quelle terre dove si combatte per la sopravvivenza o per un assurdo potere di conquista i bambini, i giovani, gli anziani, le donne, la popolazione tutta lotta per accaparrarsi uno sprazzo di vita. E' triste, strazia l'anima, tutti noi vorremmo cambiare le sorti e tanti volontari si adoperano per loro, tanti fanno beneficenza, molti uomini, militari in missione di pace, hanno perso la vita per aiutare quelle popolazioni vittime di governi dittatoriali. Poi vi sono le morti assurde per atti terroristici o folli, in Irlanda ad esempio, ma anche in altri Stati, sono tutte morti assurde. Melissa è vittima di cosa, caro amico, qui da noi siamo in pace, e poi mai in Italia si è osato compiere un attentato davanti ad una scuola, per cui il gesto è riconducibile ad un folle, e lui perché odiava tanto le giovanissime studentesse da premere il telecomando al passaggio delle ragazze, ecco perché questa storia diverrà un simbolo.

      Grazie, un caro saluto.
      annamaria

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