
La luce sorge al mattino presto, il buio precedente sembra già un ricordo. Il cuore s'inonda di luminosità per affrontare un nuovo giorno. I gesti quotidiani si susseguono, come sempre, e con quel chiarore sembrano più lievi. Un occhio sul mondo mi riporta al buio precedente, a quell'inverno di notizie che tentano di spegnere la bellissima luce. Non devo farmi fagocitare, non dobbiamo: siamo noi a riaccendere il timido chiarore che attende di tornare da spavaldo protagonista!
Il nostro umore in questo momento difficile è molto basso: tentiamo di non pensare, di darci un tono, ma le informazioni negative e le incombenze gravose alle porte, per forza di cose, ci deprimono e ci angosciano. Ci chiediamo: "Che sarà di noi? Che sarà dei nostri affetti, famiglie, amici, conoscenti? Che sarà dell'intero mondo?" Altre crisi precedenti sono state superate, il mondo è avvezzo ai vari tracolli e ce l'ha fatta. Ma ora saremo in grado di fare altrettanto, mettendoci in discussione, voltando pagina e creando quei presupposti che saranno in grado di dare un cambiamento vantaggioso alla povera umanità bistrattata? Io penso di sì: basta volerlo, basta non farsi schiacciare da questo buio che tenta di sopprimere la luce. Sentivo a tal proposito che medici psichiatri offrono il loro aiuto per risollevare lo spirito, per dare nuovamente uno scopo agli animi delusi: con l'ottimismo recuperato si guarda alla vita con una forza interiore capace di creare quel cambiamento. Tanti l'hanno compreso e ci stanno provando, i risultati sono ottimi. Allora spalanchiamo le imposte del nostro cuore alla luce: sarà lei a darci nuova vita!