giovedì 26 gennaio 2012

Una scelta

   A volte le delusioni portano a scelte non giuste e si finisce per dare un taglio alla propria esistenza, entrando a far parte di un ordine religioso. E' come rifugiarsi in un'altra realtà lontana dai canoni umani, come se la vita spirituale sanasse le ferite e desse pace al cuore amareggiato e deluso. 
   E' giusto farlo? Quelle certezze potrebbero vacillare? Qui un racconto in tema.

14 commenti:

  1. A parte che "...entrare in un ordine religioso" è sempre un errore, dal mio punto di vista, perchè per rispondere ai bisogni della nostra anima, non abbiamo bisogno di appartenere a nessuna Chiesa e nessuna organizzazione di potere....A parte questa piccola considerazione credo che la delusione qualsiasi delusione ha un suo tempo e una sua portata oltre la quale deve farsi strada in noi uno sguardo di comprensione per la Realtà
    Certe delusioni invece mi pare di vedere che amputino le persone, di uno sguardo "vasto" sul mondo. Si riducono a vederne solo una fettina e in questo sono simili ai carcerati: vedono la realtà solo tramite i quadrati di un inferriata.

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    1. C'è chi per delusione entra in uno stato depressivo, chi invece cerca conforto nel Signore dedicandogli la vita: non reagiamo tutti allo stesso modo. C'è poi chi si dà ad una vita godereccia, al classico "chiodo schiaccia chiodo", la natura umana è variegata, alcuni sempre per delusione sono giunti all'atto estremo, la psiche ha vari sviluppi. Chi invece ha una presenza affettiva appagante, pian piano emerge e trova la sua vera strada.
      Grazie del passaggio
      annamaria

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  2. devo dire che anch'io vedo la scelta della vita monastica come una specie di "taglio" alla vita, una vita più piena che si rifletta su tanti e variegati ambiti.. ma non siamo tutti uguali e qualsiasi scelta è rispettabile (certo, a giudicare dal racconto che hai linkato, quella scelta non era stata in effetti quella giusta.. ma l'importante è poter cambiare il proprio cammino senza troppi traumi). Buona domenica :)

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    1. Buona domenica anche a te, cara. Inizialmente la lei della storia ha creduto d'aver fatto la scelta giusta, ma il destino intreccia strane trame.
      un abbraccio
      annamaria

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  3. Felice anzi strafelice di averti ritrovata, amica carissima. Io credo che la vita sia come il corso di un fiume. Ha una sorgente, una foce, ma il tragitto può modificarsi in qualsiasi momento a seconda degli ostacoli, variabili morfologiche che incontra. L'importante è riuscire a rimanere nel greto senza esondare, senza provocare alluvioni. E' una parafrasi, naturalmente, ma nella vita spesso si cambia rotta per cause svariate. L'importante è ritrovare la via giusta, essere felici e rendere felici chi ci sta intorno.
    Un abbraccio di vero affetto, rossella

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    1. Bellissima parafrasi, cara Rossella, non avresti potuto scrivere di meglio. Condivido ogni tua parola.
      Grazie per la delicatezza affettuosa.
      ricambio di vero cuore
      annamaria

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  4. Ti commento perché il discorso mi interessa, ma non sono riuscita a leggere il racconto, il link non ha funzionato. In passato le giovani deluse, nei romanzi e nei film in bianco e nero, si chiudevano in convento dopo una delusione d'amore, oggi partono per una crociera, e speriamo che vada bene e non finiscano affogate in trenta metri d'acqua. Ormai le ragazze cercano i propri primi lavori, pensano a laurearsi e perdono di meno la testa, questo è sicuro. E poi, che significa chiudersi in un convento senza vocazione? È assurdo anche se una crede in Dio sinceramente, la vocazione è un'altra cosa, è una spinta d'amore appassionato ed esclusivo verso Cristo. Se non inizia con questo entusiasmo è meglio ricostruire la propria vita fuori e libere.

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    1. Cara Mimma, mi spiace che tu non riesca ad entrare, è strano: io ho provato, altri pure e ha funzionato, a questo punto che dirti conosci il mio indirizzo su iobloggo, che sarebbe isabel49.iobloggo.com, lì troverai il racconto. Comunque concordo: la vocazione è la vera chiamata, anche se vi sono persone talmente disperate da non comprendere ciò che è giusto o sbagliato.
      un bacio
      annamaria

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  5. Ho letto il racconto, come sai, ed anche la risposta che hai dato al mio commento :-)
    In realtà credo che sia difficile stabilire una regola generale, ci possono essere chiamate vere, chiamate "di convenienza" (hai letto di Giordano Bruno, no? ;-)), "errori" come quello che sembri descrivere nel tuo racconto, ma... anche la possibilità che nella vita le cose semplicemente cambino: perfino le proprie convinzioni spirituali possono cambiare senza che cio' voglia significare un errore precedente.
    Un caro saluto :-)

    www.wolfghost.com

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    1. Sempre molto attento, grazie per leggere e commentare con attenzione.
      E' vero le situazioni cambiano, siamo liberi di poterlo ancora fare: per fortuna nella nostra attuale società ci è rimasta la libertà di ripensamento.
      Grazie, cari saluti.
      annamaria

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  6. Sono molto contenta che ti sia piaciuto il mio post. Tengo molto al tuo giudizio perchè sei una persona con contenuti belli.

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    1. Grazie, cara Stefania, per le belle parole. La gioia è reciproca.
      buon tutto
      un bacio
      annaamria

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  7. Si,certamente Le continue delusioni, possono portare a certe scelte che trovo estreme.
    Ma per la persona amaregiata e di più, sceglie la starda dell'amore spirituale. In base alla mia piccola esperienza in quelle regole, ci vivono bene, difficilmente si pentono.

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    1. E' vero si trovano bene, ma saranno le loro opere a far comprendere la verità; altrimenti non mi spiegherei i comportamenti pochi umani di alcuni religiosi. Chi ha la vera fede nel cuore, vive uno stato di grazia che fa il bene del suo prossimo.
      un saluto domenicale
      annamaria

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