giovedì 25 ottobre 2012

Corsi e ricorsi

            

   Ormai siamo alle strette, pian piano ogni cosa sta morendo, ieri c'era ed oggi non c'è più. Ti guardi intorno e scorgi ancora qualcosa e la osservi: ti piace, sai che c'è, ma domani? Che incertezza il domani: l'orizzonte diviene sempre più oscuro, langue e non ce la fa a mostrare il suo volto. 
   Difficile l'esistenza, difficile per chi ha sempre creduto, sempre lottato e guadagnato ciò che s'era conquistato. Faceva progetti il lui vissuto nella rettitudine, sapeva che vi erano coloro che s'approvvigionavano di false referenze, di lasciti misteriosi, di beneamate concessioni, ma sempre il lui tutto prodigo d'onestà e impegno, non pensava mai che avrebbero tolto anche a chi spremeva le sue intelligenti meningi e a chi adoperava i suoi muscoli vogliosi di fatica. Come dire so, ma mi lasciano vivere; so, perché è da tanto che subodoravo, ma mi lasciano campare nella mia onestà. Ora quel mi lasciano vivere dov'è? 
   E l'orizzonte è sempre più lontano, lo scrutiamo ma non riusciamo a scorgerlo. Il giorno dopo ti alzi e t'accorgi che chi riusciva a vivere, è condannato alla morte lenta perché ha perso la sua dignità, il lavoro sancito dalla costituzione come diritto non è più un suo privilegio. E chi ha impegnato il fiore della sua intelligenza non sa da che parte farla fiorire e medita, medita altri orizzonti: obtorto collo deve rinunciare alle sue radici. E la rabbia sale, sale dal basso sino in cima e corrode, esplode. Oddio perché chi ha già e tanto, allunga le sue mani alla ricerca di altro ancora? 
   "L'avessi io il suo reddito." dice il lui privato della sua dignità "Ci farei campare la mia famiglia, quella di un altro e avrei un bel gruzzolo come fondo spese. Ma che dico farei anche beneficenza."  Perché, perché, si chiede l'onesto lavoratore. Perché, perché si chiede il talentuoso, grande studioso. Perché, perché, si chiedono coloro che hanno dato l'anima, se stessi; se lo chiedono anche quelli che non ci sono più e che hanno versato sangue glorioso, vorrebbero risorgere per dar man forte a tutti i perseguitati, a tutti i vilipesi, a tutti quelli che piangono lacrime prive di sapidità, vorrebbero cacciar via tutti gli insaziabili che con la loro avidità hanno sminuito il progresso.
   Poi... sempre il lui tradito, il lui privato della sua dignità, osserva il nuovo giorno e il sole sempre più fulgido, quel sole gli riscalda il cuore, gli annebbia la vista con il suo cocente splendore. Lo osserva ancora e lo ama nuovamente, quasi quasi aveva smesso di guardarlo. Lo osserva e sente che sarà quel sole a fargli riavere il suo orizzonte: lui non deve gettare la spugna annullandosi, come hanno fatto in tanti privandosi della vita, lui darà filo da torcere a quei famelici divoratori. La storia è fatta di corsi e ricorsi e il regresso, anche se lentamente, diverrà un ricordo! 

20 commenti:

  1. Viviamo purtroppo in un paese dove, che più di altri dell'Ue e non, la meritocrazia non è tenuta in considerazione, neanche minima. Ad andare avanti sono i soliti, i raccomandati e i disonesti, che però si dicono sempre innocenti e che sempre la fanno franca. E' la solita vecchia storia che, nel corso degli anni, si ripete. L'attuale momento storico è peggio di quelli trascorsi.

    Non so come si configurerà la società che lasceremo ai figli, ma non sono ottimista: l'Italia, or come ora, è in mano ai faccendieri e ai politicanti, ai rubagalline e agli strozzini. E non vedo alcun sole che possa scacciare le pesanti nubi che ci avvolgono come in prigione.

    Un caro saluto e l'augurio di una buona serata

    beppe

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    1. Potrebbe esserci un cambiamento, caro Beppe, non so con le prossime votazioni potrebbe, dico potrebbe, avvenire un mutamento almeno parziale che metta il bastone fra le ruote ai soliti politicanti? Lo so che la legge elettorale è ancora la stessa, ma ora tanti s'imputano, parlano, esternano le loro rimostranze, a qualcosa dovrà pure servire, altrimenti accadrà come al tempo della presa della Bastiglia, gli italiani sono stanchi e se verseranno nelle stesse condizioni di povertà dei francesi al tempo della Rivoluzione, credo proprio che prenderanno una decisione contro i nostri fautori della rovina. Auguriamoci che si risolva pacificamente.

      Grazie, ti auguro una buona giornata.
      un abbraccio
      annamaria

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  2. Condivido ogni parola, compresa la speranza finale alla quale mi voglio appigliare. Vergogna ai ladri. E condivido anche il commento di Giuseppe Iannozzi qui sopra. Concludo con una supplica: lottiamo contro l'ignoranza, è fonte di gravi mali. E cerchiamo di trovare in quei pochi che ancora rimangono la dignità della persona umana: non tutti sono uguali.

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    1. La speranza, cara Mimma, è nel cuore di chi ha fede. Anch'io condivido il pensiero di Beppe, ma al tempo stesso ciò che sta accadendo è uno spiraglio di cambiamento. Renzi a Firenze si batte per un mutamento, per ridare dignità allo stato e tanti altri giovani lo stanno facendo. Poi c'è la bella notizia della rinuncia dalla candidatura da parte di Berlusconi, ecco sono tutti piccoli pertugi che lasciano intravedere quella luce.
      Grazie, buona giornata.
      affettuosità
      annamaria

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  3. Perfetto. Non saprei cosa aggiungere, cara Annamaria!
    Se non che Ibra guadagna 12 milioni di euro NETTI all'anno.
    Un bacione, amica mia.

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    1. I giocatori prendono compensi da capogiro e alcuni di loro sono entrati pure nel giro del calcio scommesse, cara Ale, questa è la dimostrazione che l'avidità è nei cuori di chi possiede tanto.
      Grazie per il giudizio, buon fine settimana.
      un abbraccio
      annamaria

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  4. Cara Annamaria, condivido le tue parole e quelle dei precedenti commentatori e aggiungerei che quel che è peggio è che mentre prima rubavano con più discrezione e lasciando anche qualcosa agli altri, adesso non solo non hanno più limiti, ma continuano a vessare sempre gli stessi che già avevano poco e tra un po' non avranno più nulla, il tutto con un'arroganza ed una sfacciataggine tali, che oltre al danno si deve subire anche la beffa di essere trattati da poveri imbecilli da un'orda di lestofanti senza un'ombra di dignità e decoro personale. Come potrebbe sopravvivere la meritocrazia in un paese che si fonda sul clientelismo? Non vedo nemmeno un pallido chiarore all'orizzonte...
    un bacio

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    1. Il clientelismo, cara Maria, è stata sempre una nostra nota dolente, purtroppo. La dignità non sanno cosa sia, hanno una faccia di granito, mi sembra ancora più duro del bronzo. La meritocrazia è qualcosa che uno per farla valere deve andare all'estero e la nostra Italia se va avanti così sarà terra di altri. Comunque vi sono giovani stanchi che urlano la loro rabbia, Renzi lo fa, poi vi è anche il sindaco di Parma, c'è anche il presidente dei giovani imprenditori di Confindustria, queste voci sono una speranza, tenue ma pur sempre speranza.

      Grazie, cara, un abbraccio
      e buon fine settimana.
      annamaria

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  5. Chissà quanti, leggendo il tuo post, si sono sentiti chiamati in causa e quasi chiamati per nome.

    Quorum ego.

    Quando, incontrando in quel di Parma alcune delle mie affezionate lettrici, mi sono permesso di dire che dopo una certa età i ricordi lentamente si sostituiscono ai progetti, le ho trovate non del tutto d'accordo e sono stato contento per loro.

    Come non percepire in questa nostra società controversa, contradditoria e delle volte francamente schizofrenica una perversa discrasia fra un vertice (politico, economico, imprenditoriale) dove dominano gli anziani anche un po' decotti e una base in cui, in realtà, i portatori di esperienze e competenze vengono guardati con sufficienza e fastidio e spesso messi spietatamente ai margini di quei processi produttivi sicuramente alienanti ma anche, guarda un po' te, in grado di produrre reddito. Con la scusa, del tutto ipocrita e truffaldina, di "far posto ai giovani", che al massimo possono sperare in un contratto a progetto, oc.co.co, coccodè, co' vot ed pù e se pretendono qualcosa diventano "choosy", come dice quell'odiosa anglofila della Fornarina piemontese.

    Stemperando la rabbia nella memoria della classicità, sono incerto se concludere con "O tempora o mores" o con "Sunt lacrimae rerum". "castigat ridendo mores" non andrebbe male, nella misura in cui ci fosse ancora da ridere.

    E non ce n'è più tantissimo.

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    1. A questo punto ho ben poco da aggiungere, caro Luca, il tuo ironico e acuto pensiero ha interpretato al meglio il mio. Alle citazioni latine tutte perfette per questo argomento, io per concludere ricordo la classica frase, "mala tempora currunt", auguriamoci anche per tutta la classe politica e faccendiera, perché vedi, Luca, l'ago della bilancia non può pendere sempre dalla loro parte, il marcio sta venendo fuori e va ripulito, ecco perché concludo il post con un alito di speranza.
      Grazie mille, buon fine settimana.
      annamaria

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  6. Mi auguro che soprattutto i giovani siano determinati a lottare per il proprio futuro, anche se le condizioni al contorno sono sfavorevoli e, in non rare situazioni, drammatiche.

    Me lo auguro davvero con tutto il cuore.

    Un abbraccio.
    Annarita

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    1. Cara Annarita, alcuni lo stanno già facendo, quando vedo il giovane presidente della Confindustria, o il sindaco di Firenze, mi si spalanca il cuore. Al contrario non sopporto i veterani che non rinunciano e che continuano a togliere posti di lavoro ai giovani, tutto il sistema non va, a parte le truffe, i tornaconti personali, sono le leggi e il fisco che complicano il mondo del lavoro.

      Speriamo in meglio, infatti.

      buona domenica.
      con affetto
      annamaria

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  7. Ciao Annamaria!
    Tempi duri per tutti,tranne che per loro che si stanno impegnando alla grande per toglierci anche i piccoli risparmi di una vita e loro si permettono i lussi e vizi a più'non posso,quel che è peggio è che non vedo un futuro sereno ne per i nostri figli e nemmeno per noi,se penso alle prossime elezioni sono in difficoltà'..a chi credere ammesso che ancora ne abbia voglia a chi dare fiducia se dopo avere preso possesso della poltrona sono tutti pari pari…
    Un abbraccio

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    1. Bentornata, cara Claudia, è un argomento amaro per tutti, oramai a dritta e a manca l'insoddisfazione serpeggia e come tu sottolinei solo loro possono continuare a godere a dismisura a danno dei cittadini che faticano nelle ristrettezze. La situazione è drammatica e quando sento di gente che vive sotto i ponti o di coloro che preferiscono morire, mi si stringe il cuore, io non so come facciano i nostri politici a continuare ad arricchirsi e a mostrarsi in pubblico.
      Buona domenica, grazie un bacio.
      annamaria

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  8. Sai Annamaria che spesso me lo chiedo anche io,quasi ogni giorno e stare a guardare il lusso che si permettono quando c'è gente che vive con poche centinaia di euro.
    L'altro giorno ho visto una signora anziana prendere del burro al supermercato e metterselo in tasca,che situazione umiliante..poverina probabilmente non aveva più'soldi per la spesa ed era costretta a fare quel gesto…
    Buon inizio settimana.Bacio!

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    1. Grazie, cara, per l'ulteriore pensiero sulla povertà della nostra povera Italia, e dire che ce lo invidiano il nostro Bel Paese. Auguriamoci che la situazione si sblocchi, non dico subito: sarebbe un'utopia, ma più in là è una speranza.
      Buonanotte, un abbraccio.
      annamaria

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  9. Tutto questo perchè ci hanno fatto dellle promesse senza mantenerle, strizzando i poveri stracci di chi ha sempre meno.
    Sono senza un minimo di dignità questi ladri! continuano a sogghignare dai video, lasciando il loro maleodorante "volto"
    Ciao Annamaria, buona settimana*

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    1. Hai usato i giusti termini, cara Luisa. Come facciano a non capire che ne abbiamo piene le tasche di loro e di tutta la classe politica? Per il denaro a tutto si passa oltre.
      Credo che arriverà il giorno che non sentiremo più il loro tanfo, non disperiamo.

      Buona settimana, anche a te.
      tante affettuosità
      annamaria

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  10. La signora anziana che rubava il burro dovrebbe far arrossire di vergogna i nostri politici!
    Buona serata, cara Annamaria.

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    1. Forse, cara, non conoscono il rossore: hanno una faccia irriverente come il loro cuore.
      Buon tutto, un bacio.
      annamaria

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