mercoledì 17 ottobre 2012

Figli contesi

   Un argomento che in questi giorni è sulla bocca di molti, il caso del bambino conteso.
   "Salviamo almeno i bambini dalle piccolezze umane devastatrici, salviamoli perché essi rappresentano il nostro futuro. Bisogna farsi guidare dall'amore e non dall'odio!"
   Questo è il mio sintetico pensiero al riguardo, "qui" una mia riflessione di più ampio respiro.

11 commenti:

  1. tristissima vicenda..si resta senza parole...^^

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  2. Proprio così, cara Carla, che dispiacere per quel bambino e per tutti gli altri vittime dei genitori antagonisti.
    un bacio
    annamaria

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  3. E' un caso particolarmente delicato.
    Il trattamento inumano che ha dovuto subire il ragazzino è a dir poco riprovevole, credo che su questo punto siamo tutti d'accordo.
    Un bambino ha certamente bisogno di entrambi i genitori, ma quando i due coniugi non vanno più d'accordo, meglio la separazione a infinite liti in casa, che troppo spesso si risolvono in tragedie di sangue.
    Non so dire dei due genitori, se padre o madre, potrebbe essere più adatto a tenere con sé ed educare il figlio. Certo il trauma resterà nella sua memoria, per sempre, checché se ne dica.
    Ahinoi oggi, ancor oggi è il caso di sottolinearlo, gli uomini, i padri sono considerati con occhio torvo, quasi che l'esclusività dell'educazione d'un figlio debba essere esclusività della madre punto e basta. Ma allora ricordiamoci di quanti padri oggi non possono vedere i propri figli, pur essendo delle ottime persone. E ricordiamoci, come i fatti di cronaca ci raccontano purtroppo, che un vero padre è disposto a morire pur di trarre in salvo la propria prole. E' accaduto in questi giorni che un uomo ha aiutato le figlie in difficoltà, che rischiavano di annegare, ma poi stremato è morto. Non è il primo caso. Nel corso dell'estate appena trascorsa di casi così ce ne sono stati parecchi, tra italiani ed extracomunitari.

    Rimane l'amaro in bocca e nell'anima: il trauma subito dal ragazzino non si risolverà, sarà sempre qualcosa che si porterà con sé; ed è difficile dire oggi che uomo potrà mai essere domani.

    Gli assistenti sociali sono inadeguati, combinano più guai che altro: e non portano alcun aiuto alle famiglie italiane. Posso dire che ho visto famiglie rovinate e distrutte dagli assistenti sociali, a mio avviso una sorta di inquisitori contro le famiglie, né più e né meno.

    Un caro abbraccio

    beppe

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    1. Gli assistenti sono inadeguati, infatti, svolgono il loro ruolo non dal punto di vista umano, sono con te, caro Beppe. E i padri non sono tutelati abbastanza, la giustizia italiana fa acque da tutte le parti.
      Ti ringrazio per il tuo accurato commento, come sempre con grande competenza.
      Buon weekend, un bacio.
      annamaria

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  4. Quoto il commento di King.
    Ciao ♥ vany

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    1. Certamente, cara Vany, Beppe ha espresso al meglio il caso con grande competenza e umanità.
      Un abbraccio e buon fine settimana.
      annamaria

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  5. Quando l'Emilia non era ancora la terra intessuta di contraddizioni, di score radioattive, di trivellazioni petrolifere a pene di segugio, di rigurgiti leghisti che oggi rischia di essere e che probabilmente è, nelle dolci vallate che scendono dall'Appennino a lambire il grande fiume che dà vita e trasporta morte, ho cercato di dare il mio piccolo contributo di salute fisica e mentale ai miei conterranei lavorando nel Servizio Pubblico.

    Già allora non era facile, e parlo dei felici illusori anni '80. Ma, vivaddio, in Emilia (e potenzialmente in ogni altra parte d'Italia) c'era uno stuolo di giovani preparatissimi operatori (che qualche politico che voleva rubare dando la colpa ad altri definiva "di prima nomina" per pararsi la zona anale) che sapeva perfettamente che il Territorio (sagace bestia dai mille tentacoli) non era un laboratorio per esperimenti sulla pelle degli utenti, e neppure un Campo dei Miracoli dal quale staccare lo stipendio mensile senza esserselo sudato.


    Allora, psicologi, assistenti sociali ed educatori lavoravano con la gioia e l'efficacia di chi condivide un progetto.

    Vedendo scenari come quello che tu ricordi, e sul quale avrei voluto fare un post, poi ho rinunciato perché di fare quello che celebra i bei tempi andati "quando una cosa simile non sarebbe mai successa" ormai mi sono stancato, mi chiedo (e per certi versi preferirei non darmi risposta) come lavorano i colleghi dei Servizi Sociali e della Neuropsichiatria Infantile in questo XXI secolo su cui la storia in futuro si potrà serenamente rinunciare. Perché spetta a loro dare realizzazione concreta ai decreti, a volte pilatesco-salomonici, del Tribunale dei Minori.

    Come direbbe il grandissimo Daniil Charms, eretico novelliere sovietico mancato erede di Gogol, "questo è tutto".

    Un carissimo abbraccio, e scusa se non riesco a commentarti con la dovuta frequenza, causa fastidiosissime carenze del mio apparato informatico.

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    1. Bentornato, Luca, il tuo commento è già un post, anzi ti ringrazio per aver approfondito le mie riflessioni con la tua sagace e pungente penna.
      Molte cose sono cambiate nel corso del tempo e ahinoi sono peggiorate! Hai fatto parte del Servizio Pubblico che svolgeva il suo lavoro con competenza ed umanità e questo è bello da raccontare, ti fa onore. Poi gli animi hanno scelto la strada della disumanità, grettezza e tornaconto personale, se a farne le spese sono degli innocenti loro non ne tengono conto, ci passano sopra i coriacei di cuore.
      Viviamo in un momento difficile su moltissimi fronti e quella categoria di persone che dovrebbe tutelarci non lo fa, è come se la marea nera vischiosa inglobasse anche chi dovrebbe ripulirla con i suoi principi di moralità e aiuto psicologico. Intanto ne stiamo parlando, Luca, altri lo fanno, forse ora c'è più conoscenza, prima meno informazione e umanità, ora più divulgazione e auguriamoci presa di posizione da parte di quelli che sanno ragionare per competenza e umanità. Purtroppo è l'epoca del voglio tutto subito; troppe tentazioni, ecco perchè i nostri patinati rappresentanti dello stato, patinati non di virtuosità ma d'immoralità, non si accontentano, sono il pessimo esempio che tanti educatori o assistenti sociali finiscono per seguire. Auguriamoci che questo XXI sec. mal cominciato evolva in meglio e scriva pagine di giustizia.
      E stato bello far conversazione virtuale con te Luca, grazie.

      Ricambio affettuosamente e ti auguro buon tutto.
      annamaria

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    2. Ho notato una dimenticanza, "prima meno informazione e più umanità" ho omesso involontariamente il "più", scusa Luca.
      un caro saluto

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  6. Ciò che è successo è ignobile, cara Annamaria!

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    1. Hai sintetizzato molto bene il concetto, cara Ale, grazie.
      Ti auguro una buona giornata
      un abbraccio mattutino
      annamaria

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