giovedì 17 dicembre 2020

Il senso del Natale



   Negli ultimi anni abbiamo vissuto una sorta di distanza dal clima natalizio: spesso ho letto che il natale con tutto l'ambaradan era quasi un fastidio. 
   Giornate caotiche da lasciare al più presto alle spalle e tutto per i cambiamenti che le feste hanno subito nel corso degli anni. 

   In passato si viveva il Natale in semplicità: contavano la spiritualità e la riunione familiare, questo era lo spirito natalizio. Non c'erano le corse sfrenate ai regali sempre più mirati, i menù da grandi chef e  gli allestimenti scenografici che, se da un lato hanno acceso più luci sul palcoscenico natalizio, dall'altro hanno complicato i preparativi rendendoci stanchi già prima di cominciare i festeggiamenti. 

   Forse il virus ci restituirà quel Natale  di nostra memoria? Forse il virus ci farà riflettere sul senso vero di una festa condivisa in tutto il mondo: la celebrazione della VITA! ❤

   Con la speranza che la vita riprenderà quella normalità spesso non apprezzata, vi auguro di trascorrere un sereno Natale che nell'intimità sarà più autentico e virtuoso.

                                                              Buone Feste



giovedì 1 ottobre 2020

Vita, enigma dell'esistenza.

 

   Nasciamo e non lo decidiamo noi, allora se avessimo l'opportunità di farlo, decideremmo di venire al mondo? Le situazioni sono disparate e ovviamente chi se la passa bene, darebbe una risposta affermativa. Ma quanti vivono condizioni così ottimali da poter dire la vita è bella, vorrei nascere allo stesso modo e nello stesso luogo; oppure vorrei venire al mondo con un aspetto diverso e  in un altro luogo?

   La vita è una battaglia sempre: anche non avendo sferrato offensive, ci si ritrova a combattere guerre a volte personali ma spesso conflitti ad ampio raggio che non abbiamo innescato, ma che per la globalità che regola l'esistenza ci coinvolgono. 

   La vita nel mondo globale, pur con i suoi rischi, ci fa vivere le emozioni del contatto umano che in totale solitudine non proveremmo. Immaginiamoci su di un'isola deserta e anche lì non saremmo da soli, dovremmo difenderci dalla natura nella sua completezza,. L'uomo nasce per rapportarsi con gli altri: il suo primo rapporto è genitoriale, diversamente non potrebbe compiersi la sua esistenza per bisogno nutrizionale e per crescita; quindi una dipendenza necessaria da un adulto che provvede a lui. 

   E qui rientra la casualità: al nascituro capitano buoni o pessimi adulti; luoghi di nascita pacifici o infestati da ideologie che annullano l'esistenza tramutandola in una lotta alla sopravvivenza. E tutto questo perché l'uomo pur nascendo in un clima accettabile, è alla ricerca dell'impossibile che altera gli equilibri e li trasforma in caos. 

   E nonostante ciò si lotta sino allo sfinimento per una briciola di emozione, per una briciola di vita terrena; si soffre e si volta pagina a volte più lentamente, a volte con impegno subitaneo per reprimere il dolore che si accanisce su chi non cerca il male. 

   Quanti strani meccanismi regolano l'esistenza? Ma si spera e si vive, si cerca il sorriso e ci si inginocchia quasi sempre alla vita che ci ha scelto per essere parte della sua. Nulla è vano, nulla è per caso! 

   Molti si interrogano sull'esistenza e si chiedono perché vivere, impegnarsi, soffrire, arrivare allo sfinimento oppure gioire, emozionarsi, se poi qualunque sia la qualità di vita vola in un soffio e tutto il travaglio per esistere non ci concede il premio dell'immortalità? Ciò che più ci spaventa, è il sapere che siamo viaggiatori non per scelta e che siamo obbligati a fermarci all'ultima stazione.  

   Intanto tracciamo orme e saranno loro a testimoniare il nostro passaggio; chi si crede invincibile è uguale a tutti gli altri: arriverà una resa dei conti che porrà tutti sullo stesso piano, allora l'esistenza avrà quella risposta che attendevamo!   

giovedì 11 giugno 2020


   L'uomo si adatta, l'uomo ubbidisce quando l'autorevolezza è chiara e inoppugnabile!
  Eppure siamo un popolo indisciplinato:  trasgrediamo, cogliamo l'attimo per continuare a cavalcare l'onda del tirare a campare, urliamo per la rabbia se tentano di incolonnarci come soldatini, ma quando l'autorevolezza di ghiaccio colpisce i nostri sguardi, sappiamo che non c'è via di scampo e che occorre ubbidire.
   La recente pandemia ci ha visto bravi e buoni, tutti o quasi tutti a casa,  uscite sporadiche solo per necessità.
 Del resto altra scelta non c'era per i controlli a tappeto e noi non volevamo incorrere in multe salate o ammonimenti: ecco la disciplina funziona solo con le regole rigide. Ergo la libertà è preziosa come l'aria che respiriamo, ma, qui sta il nocciolo, non siamo capaci di gestire la libertà e facciamo danni, coinvolgendo le cose. Vittima innocente è l'ambiente che ci ospita e che durante la nostra assenza si è rigenerato.
   Cosa è meglio per noi, la libertà o la legge ferrea che fa funzionare il sistema che regola uno Stato? Sperando che la fermezza decisionale, nel caso ci fosse, non sottometta solo i deboli e non arricchisca sempre più  gli uomini del potere, ogni idea è solo utopistica, perché dopo l'emergenza regna sovrano ancora il vecchio sistema.
   Non c'è salvezza a questo mondo! Peccato: questa nostra terra è un luogo bellissimo per tutti e se ci impegnassimo  onestamente rispettando le regole e non alterando l’equilibrio dell’ambiente, potremmo vivere la vera libertà!

domenica 19 gennaio 2020

Emozioni




Le belle emozioni che, pur previste, assumono poi il fascino dell'inaspettato dono che va oltre il credibile. E allora comprendi che hai fatto un buon lavoro; hai ben seminato e i frutti ringraziano donandoti inaspettate gioie.
Buona serata a tutti: a chi c'è,  a chi corre veloce, a chi dà un'occhiatina tanto per, a chi pur avendo nostalgia preferisce altri lidi mordi e fuggi.
Un caloroso saluto a tutti.