La vita… mi
soffermo a riflettere su questa parola che a prima vista sembrerebbe fatta di
poche pretese, soltanto due sillabe, di facile lettura e dal significato comprensibile,
ma il concetto intrinseco del suo lemma è talmente profondo che non ci sono
altri vocaboli di uguale importanza.
Se esaminiamo
questa parola, come per tutte le altre, i significati sono molteplici secondo
la collocazione nella frase, per cui c’è la vita come esistenza di un nuovo
organismo umano, animale e vegetale, ma anche vita nel senso più ampio che
indica il modo di condurre l’esistenza, di donarla a fin di bene, di perderla a
causa della morte e poi il costo della vita, una vita grama, una conversazione
senza vita e tanto ancora. Quindi
vita , uguale nascita in tutti i sensi sia sociali, lavorativi, materiali,
economici, ambientali, morali.
La vita intesa come
procreazione di un proprio simile è il significato più alto, ma essa è donata a
volte senza la consapevolezza dell’importanza. Quella vita può scaturire da un
momento di piacere voluto e desiderato, ossia da un atto d’amore, e in altre
occasioni da un atto di violenza o da un amplesso che non cercava il
concepimento.
Quando la vita
nasce dalla coppia bramosa della continuità, ha il volto della gioia e della
riconoscenza, ma negli altri casi la futura vita non avrà una facile esistenza,
sarà un relitto abbandonato alle onde impetuose in uno sballottio dall’approdo
incerto e sofferto.
Colui che viene al
mondo per scelta, anche essendo stato desiderato, avrà comunque l’incertezza nel
suo futuro, tutto dipenderà dalla sua famiglia: genitori responsabili ed
amorevoli penseranno alla sua crescita non solo fisica e gli doneranno un clima
sereno, sani valori e regole di vita, nonché comportamenti corretti ai quali
ispirarsi, tutto condito con amore formativo.
Poi ci sono
genitori che quantunque abbiano desiderato dare nuova vita, non ne capiscono
l’importanza, vedono nel minuscolo essere un giocattolo senz’anima sul quale
esercitare superficialità, indifferenza, glaciale comportamento, disciplina
ferrea e nei casi limiti anche prepotenza, violenza, ferocia, cattiveria, stessa
sorte subita dalle nuove vite abbandonate o affidate al loro destino che il più
delle volte è costellato da sofferenze.
Come ha detto un
Grande (Tagore): “la vita non è che la continua meraviglia di esistere”,
facciamo che questa meraviglia sia onorata dall’apprezzamento, che sia cercata
con la consapevolezza dell’importanza, come fanno tanti che lottano,
s’impegnano, si sacrificano in nome di essa: una vita non si distrugge, ma si
AMA.
E poi? All’improvviso
per un destino crudele quella vita, tanto amata, per la quale ci siamo prodigati,
viene strappata da un incidente che non sempre avviene per superficialità della
stessa vittima: vi sono casi in cui il
malcapitato resta coinvolto in frangenti improvvisi non voluti, non cercati,
come ad esempio chi viene investito mentre sta attraversando o semplicemente passando
di lì in quel determinato momento; tutte circostanze che strappano la vita e lasciano
i congiunti della vittima a vivere un dramma doloroso.
E poi? Vivere una
storia d’amore e non sapere che potrebbe avere un epilogo tragico, vittima per
amore. Essere vittime a diciassette anni, perdere la vita in difesa della
persona bersaglio dell’assurda follia.
E poi? Perdere la
vita per troppo amore. Chiedere semplicemente di prendere una decisione, di
scegliere e giungere all’esasperazione, ponendo un out-out.
Difficile l’esistenza,
difficile la continuità! Del resto far
parte della meraviglia che si perpetua, nonostante tutto, non ha certezze; mi
spiace tanto per chi piange i suoi cari vittime innocenti di un assurdo destino.
RispondiEliminaCara Annamaria
La vita è un mistero, viviamo ignari del FATO crudele. Penso sempre alle vittime innocenti morte per gli errori degli altri. Viviamo con la spada di Damocle sul capo,siamo tutti minati dall'incertezza, tuttavia non venga mai meno l'affidarci a Colui che sa come e dove dirigere la nostra esistenza, affidiamoci a Lui nella gioia e nel dolore, per non restare vittime del nulla.
Ti abbraccio forte, e ti sono vicina*
Tu sai come trovare parole vere colme d'amore, cara Luisa, perché in fin dei conti è questo che l'uomo non ha ancora compreso, la vita è amore e rispetto per se stessi e per gli altri; affidarsi al Creatore vuol dire trovare consolazione e quelle risposte che cerchiamo. E' sempre il male il nostro nemico, il peccato gozzoviglia tutte le volte che le sofferenze hanno la meglio, l'uomo non ha ancora compreso che chi ci ha donato la vita non può volere il nostro male. Siamo liberi di noi stessi, di poter scegliere, ma ancora non sappiamo fare le scelte giuste e quando accadono le cattiverie, anche se non le cerchiamo, è solo per le strane casualità.
EliminaGrazie per il tuo pensiero.
un bacio
annamaria
Ah, come ti inganni
RispondiEliminase pensi che gli anni
non han da finire
è breve il gioire ….
I sani gli infermi
i bravi, gli inermi
è un sogno la vita
che par si gradita…
Vorrei tornare indietro
per rivedere il passato
per comprendere meglio
quello che abbiamo perduto.
Viviamo in un mondo orribile…
siamo in cerca
di un’ esistenza….
La gente è crudele
e spesso infedele,
nessun si vergogna
di dire menzogne
i giovani, i putti
gli uomini tutti
non vale fuggire
si plachi l’ardire.
Vorrei tornare indietro
per rivedere gli errori,
per accelerare
il mio processo interiore,
ero in quinta elementare
entrai
per caso
nella mia esistenza
fatta di giorni allegri,
e di continue esplorazioni
e trasformazioni dell’Io…
Ah, come ti inganni
se pensi che gli anni
non han da finire
è breve il gioire ….
Vorrei tornare indietro
nella mia casa d’origine,
dove vivevo prima di arrivare qui sulla Terra.
Entrai, per caso,
nella mia esistenza
di antiche forme,
di insegnamenti,
e trasformazioni dell’Io.
E trasformazioni dell’Io…
Ti lascio il testo di "Passacaglia della vita" di Battiato, sono da meditare, spero ti piaccia
Grazie, carissima Luisa, dolce e sensibile amica. Il testo è un dono molto gradito, fa riflettere sull'esistenza, sulla caducità, sulla miseria umana, sulla velocità dei giorni che si susseguono e sull'importanza del dono che riceviamo: "la vita".
RispondiEliminaBuona domenica e buon tutto.
un forte abbraccio
annamaria
Io, quando insegnavo, dicevo sempre ai miei allievi questa frase: La vita è dura, ma bella.
RispondiEliminaPoi aggiungevo: Lo studio è duro, ma bello.
Mi guardavano con gli occhi sgranati, ma pian piano incominciavano a rispondermi: ecco, la vita è colloquio, scambio, comunicazione.
Il sacrificio è l'emblema della vita, con esso si giunge a comprenderne la bellezza.
EliminaGrazie, Mimma, buona giornata.
un abbraccio
annamaria
Riferimenti e significati tutti da meditare. La vita... già, questo mistero di cui facciamo parte nella complessità di un universo che si addensa con le sue leggi, fisiche e morali, in una vita planetaria.
RispondiEliminaOttime considerazioni, fanno riflettere.
ciao
cri
Grazie, cara Cristina, per aver apprezzato. La vita nella sua complessità è magica, difficile, misteriosa nei vari aspetti, ma sempre unica.
EliminaUn bacio
annamaria
La vita è un'alchimia strana che tu hai descritto molto bene.
RispondiEliminaC'è chi è felice... a me non è affatto cara.
Un bacione, amica mia.
Mi spiace che per te non sia cara, il tuo talento dovrebbe appagarti, ma forse non è tutto e del resto non si può vivere soltanto delle proprie inclinazioni che per quanto siano gratificanti, non sostituiscono tutto il resto. Spero che tu possa sentirla al più presto cara la vita unica e irripetibile.
EliminaUn abbraccio e grazie.
annamaria
Da una semplice minuscola cellula uovo fecondata da uno spermatozoo è così che il cammino di vita di noi esseri umani inizia.
RispondiEliminaTramite questa "scintilla", questa fusione l'ovulo si divide assume nuova forma e, progressivamente, abbraccia le sembianze di un vero e proprio "piccolo uomo". La nascita in questo senso ,segna già un compimento, uno sviluppo di qualcosa,l'essere nuovo pronto ad affrontare l'universo e la vita.
Tra vita e morte due estremi inscindibili della vicenda umana: pur in perenne antitesi c'è, tuttavia tra le due condizioni un punto di contatto che le accomuna poiché vita e morte presuppongono l'ineluttabile inizio e fine.
Poi ci sarebbe troppissimo da dire tipo: le stagioni della vita..
Ma io mi fermo qui, e della vita dico che è un meraviglioso dono che il Signore ci ha donato. .
Bonne nuit,Bisoussssss
♥ vany
Buongiorno, cara Vany, hai espresso magnificamente anche il mio pensiero, hai arricchito il mio post profondamente. Grazie!
EliminaTi auguro una bella giornata, di vero cuore.
con affetto
annamaria
Se ci riflettiamo un attimo (ma è meglio non farlo, perché poi tale riflessione difficilmente si ferma ad un attimo e può appiccicartisi addosso come un simpatico amico troppo invadente) la possibilità di venire al mondo, così come siamo precisi precisi, è talmente infinitesima che ha francamente del miracoloso.
RispondiEliminaBasterebbe questo per far proprie le parole di un giovanissimo Battiato che cantava esattamente 40 anni fa, nel suo primo album da cantautore "serio" (fino a sei mesi prima andava al Disco per l'Estate a cantare "Bella ragazza, senza di te non mi diverto"):
"Se un figlio si accorgesse che per caso è nato fra migliaia di occasioni, capirebbe tutti i sogni che la vita da, con gioia ne vivrebbe tutte quante le illusioni.".
Il Battiato di oggi, come lo cita Luisa, descrive la stessa cosa con molte parole in più ma il succo c'era già in questi semplici versi.
Anche la vita più breve e più sfortunata è un miracolo della Natura: e lo dico in modo del tutto laico, anche se di quando in quando qualche sprazzo mistico mi assale e mi chiedo se possiamo ridurre tutto alla vile materia e mi rispondo un fragoroso NO!!!
Già la vita è un miracolo, uno straordinario meraviglioso miracolo, io lo chiamerei anche progetto per la continuità dell'esistenza in tutte le sue specie. La tua affermazione è intrisa di misticità, il tuo "No" ne è un esempio, sai Luca si contesta l'esistenza di un Essere Superiore, ma poi col tempo e con la maturità si comprendono verità che non si pensava di comprendere e tutte le pragmatiche attestazioni vacillano. La vita e tutto ciò che è legata ad essa ha un fascino stupefacente che non può essere nato dal nulla.
EliminaBuon tutto
un caro saluto
annamaria