“Vedi, sono i falò dell’autunno; purificano
la terra, la preparano per nuove semine. Voi siete giovani. Nella vostra vita,
questi grandi falò non hanno cominciato ad ardere. Si accenderanno.
Devasteranno molte cose.” E’ il punto focale della storia, la nonna della
protagonista, poco prima di morire vede in sogno lei stessa che prende per mano
sua nipote, Thérèse, e insieme a lei
attraversa i campi in cui ardono dei falò che purificano la terra e la
preparano per nuove sementi. Thérèse non comprende: non sa ancora che la sua
vita dovrà sostenere molte battaglie e che per giungere alla rinascita dovrà
subire incendi sconvolgenti.
La storia, che vede
protagoniste tre famiglie piccolo borghesi, è ambientata nella Parigi
precedente alla prima guerra mondiale e si snoda sino alla fine della seconda
guerra mondiale. Tutto comincia da una delle tre famiglie sedute intorno al
tavolo per il pranzo domenicale. A capotavola siede il padrone di casa, vedovo
da anni, un bell’uomo di circa quarant’anni; alla stessa tavola siedono la
figlia quindicenne, la suocera, il nipote e un’altra famiglia composta da tre
persone, genitori e un figlio quindicenne, Bernard, ancora con i pantaloni
corti. Essi discorrono amenamente; è una bella domenica e il nipote, un giovane
di ventisette anni studente di Medicina, parla dei suoi esami, delle notti
passate a studiare, dei due anni che lo separano dalla laurea, delle sue
ambizioni e dei suoi propositi futuri; in cima ai suoi pensieri vi è il matrimonio con
la donna del cuore. Thérèse in quella conversazione si sente a disagio,
intuisce che lo sguardo del cugino è su di lei, ma lei prova per Martial un
sentimento fraterno: lo conosce da bambina, tra l’altro lui non brilla per
bellezza, ha un aspetto incolore anche nel comportamento pregno di timidezza.
Leggendo possiamo facilmente
immaginare l’ambiente e i personaggi della storia: la Némirovsky descrive con
raffinate sfumature ogni particolare persino la gabbia dei canarini sul balcone
e il gesto del giovane Bernard che in un eccesso di disagio si tira il nodo
della cravatta fino a romperla, a quindici anni gli adolescenti erano timidi
alla presenza degli adulti con le loro domande inquisitorie. La scrittrice, oltre a offrirci una panoramica degli ambienti nella loro totalità, scandaglia
l’animo dei protagonisti: lei è nota per come analizza il lato psicologico.
La prima guerra
mondiale in questa storia è attraversata da due tappe importanti: Martial consegue
la laurea, è medico, e poco prima dello scoppio della guerra sposa Thérèse,
divenuta ormai una bella signorina che si lascia travolgere dal sentimento del
cugino, e Bernard che preso dai bollori giovanili decide di arruolarsi per
servire la patria. La vicenda prende quota e narra delle vicissitudini
affrontate dai soldati, narra della morte in guerra di Martial, sposo per sole
poche ore, e narra del cambiamento interiore di Bernard che il conflitto trasformerà
da timido fanciullo in un egoista approfittatore.
Il primo falò per
Thérèse è la morte del marito, devoto uomo che morirà per salvare un malato in
un campo ospedale con il pensiero alla sua adorata moglie. Thérèse da sempre
attratta da Bernard, quando la guerra sarà terminata, dopo varie peripezie
potrà unirsi a lui in matrimonio e mettere al mondo un figlio maschio e due
bambine, ma la sua vita non sarà felice. Bernard che credeva nell’eroismo e nell’onore,
dopo aver scoperto che la guerra è solo morte e distruzione, tornerà cambiato
dal fronte: sarà un uomo diverso, uno sciacallo avido e senza scrupoli, per di
più infedele che cederà alle lusinghe del denaro facile. A Parigi, mentre i soldati sacrificano la
vita, c’è chi si arricchisce con loschi traffici, ma non solo la gente è
cambiata moralmente e non crede più nei precedenti valori d’onestà, giustizia, castigatezza,
fedeltà.
L’esistenza di Thérèse
si accenderà di un altro falò ardente: la morte anche del figlio durante la
seconda guerra mondiale, un figlio che sarà ritrovato con due foto sul petto,
quella di sua madre e del suo primo marito. Bernard con il suo comportamento corrotto
e avido non si è mai meritato l’affetto filiale, sarà la sua sposa fedele
l’ancora di salvezza alla sua vita dissoluta e dalle ceneri nascerà una vita migliore:
la fedele Thérèse lo accoglierà ancora una volta a braccia aperte, solo per lei,
che nonostante tutto ha sempre creduto nei valori veri, la famiglia si ricompatterà.
La Némirovsky in
questo romanzo mette sotto accusa una società avida pronta a speculare per i
piaceri personali; la società dei profittatori di ogni genere: speculatori,
politici corrotti, ladri e intrallazzatori; la Némirovsky punta il dito contro
la Francia impreparata militarmente e contro il suo popolo.
Al termine di
questa lettura coinvolgente e di classe mi è sorta spontanea una riflessione:
lo scorrere del tempo non ha mutato gli eventi e le persone!
Passo per un saluto al volo: smack e smack!
RispondiEliminaps: non farmi già penare all'autunno... dai... ancora deve arrivare l'estate! ;)
Abbraccio
Giusy
Bentornata, cara Giusi, il titolo è solo una metafora del dolore che bruciando prepara l'anima.
EliminaQuesto romanzo è uscito un mese fa e siccome io leggo tutte le pubblicazioni di questa scrittrice, ne sono stata ben lieta.
Vedrò di leggere qualcosa che riguarda l'estate.
ricambio affettuosamente
annamaria
L'inizio è davvero importante, credo davvero che tu l'abbia centrato pienamente il punto focale della storia. Mi ha colpito la trasformazione di Bernard... la rudezza della guerra spesso rende più umani chi sopravvive... ma non tutti evidentemente :-(
RispondiEliminawww.wolfghost.com
La delusione trasformò negativamente Bernard, fu sua moglie, umana e attaccata ai valori della famiglia, a ricondurlo sulla retta via, del resto anche nella vita normale le delusioni cambiano le persone.
EliminaGrazie, buona giornata.
affettuosità
annamaria
E fai proprio bene a sintetizzare dopo la lettura, lo fai in modo sublime, carissima Annamaria. Ne beneficiamo anche noi che non abbiamo avuto la fortuna di aver letto il libro. La trama è bellissima, e tu hai saputo farci entrarci dentro, quasi tuffarci tra le pagine. Btavissima!!! Ah! Se non ci fossi tu quante cose belle mi perderei! In merito alle tue considerazioni, le trovo giustissime. Perseveriamo nei nostri errori dimenticando i risulatati fallimentari che ci hanni procurato, e non solo!! Il più delle volte non ammettiamo di aver sbagliato. Grazie carissima, sempre bello entrare da te. Un forte forte abbraccio di affetto e stima
RispondiEliminaGrazie Rossella, per le belle parole d'apprezzamento e di incoraggiamento, sei un tesoro di gentilezza.
EliminaSì, la trama è molto bella, ma ciò che stupisce è la scrittura: non è antiquata, come uno ci si aspetterebbe, è godibile e interessante, oltre che estremamente di qualità.
Ti auguro un buon inizio settimana.
con affetto
annamaria
Cara Annamaria, come sai anch'io amo questa scrittrice e compro tutto ciò che Adelphi pubblica e anche se questo non l'ho ancora letto, con le tue parole (dalle quali trapela chiaramente la perfetta sintonia tra te e la Némy) mi hai fatto venire un desiderio irrefrenabile di aprirlo subito!
RispondiEliminase non l'avessero uccisa chissà che sorprese ci avrebbe riservato nel tempo, considerato che tutta questa produzione è stata realizzata prima dei quarant'anni...
un abbraccio
Proprio così, se non l'avessero uccisa, ma i nazisti fecero una strage e non si fermarono dinanzi a niente, eppure lei era conosciuta a Parigi, già pubblicava. Mi piace questa scrittrice per come narra le storie, per come ci presenta i personaggi nel loro intimo, leggerla vuol dire estraniarsi dalla realtà e immergersi nella vicenda.
EliminaTi ringrazio e ti auguro un buon proseguimento serale.
con affetto
annamaria
Ottima recensione.
RispondiEliminaNon ho mai letto questo libro... ma credo che lo farò presto, la tua recensione mi ha incuriosito!
Serena giornata
Giovanna
Grazie mille Giovanna, sono certa che ti piacerà: è una scrittura che non stanca e che piace per la scorrevolezza ed eleganza, oltre che per capacità descrittiva di grande qualità.
Eliminaricambio affettuosamente
annamaria
Dalla recensione so che mi piacerà questo libro..
RispondiElimina...la tua ruflessione finale la condivido pienamente...la storia si ripete...sempre
^^
Infatti, cara Carla. Grazie per il giudizio e per averti invogliato alla lettura.
Eliminaun bacio
annamaria
Lo scorrere del tempo non cambia il comportamento delle persone, il dio denaro ne ha fatto terra desolata nel cuore, in ogni tempo...
RispondiEliminabellissima recensione carissima Annamaria, da leggere al mare sotto l'ombrellone... grazie! un forte abbraccio
Proprio così, cara Luisa, tutto si fa per il denaro.
EliminaTi ringrazio tantissimo e ti auguro buona lettura.
Grazie a te di vero cuore.
ricambio affettuosamente
annamaria
Ciao mia cara Annamaria, finalmente posso tornare e stare con voi... Ti mando un abbraccio grande :-)
RispondiEliminaBentornata, cara Licia! Riprendiamo le nostre visite con piacere.
Eliminatante affettuosità
annamaria
gran bella recensione, Annamaria, fatta oltre che con la mente anche con il cuore.
RispondiEliminaI tempi sono soltanto apparentemente cambiati, in realtà l'egoismo degli uomini ha offuscato il buono delle anime, e sono in pochi coloro che ancora sentono l'ideale, l'etica del vivere.
Chissà quanto avrebbe scritto ancora Irène, e quanto ci avrebbe guadagnato ancora l'umanità, se non fosse finita come sappiamo...
ciao
buon pomeriggio
cri
Grazie infinite, cara Cristina, le tue belle e sincere parole sono gioia per me, come gioia è ritrovarti da me, sai quanto io tenga alla tua amicizia.
EliminaL'egoismo degli uomini ha portato tutte le malvagità in ogni tempo e gli accadimenti attuali sono simili a quelli del passato: l'uomo non imparerà mai dai suoi stessi errori, purtroppo!
A questo punto buona serata, carissima, spero tu non ti stia stancando troppo con il trasloco.
un bacio
annamaria
una felice serata...ciao
RispondiEliminaBuenos dias, amigo, gracias por este pasaje.
EliminaBuena manana
annamaria
Un libro imperdibile e sopratutto ben esposto dalla tua nota critica.
RispondiElimina:-)
Grazie per l'apprezzamento.
Eliminasaluti
annamaria
E' un atto di generosità e di giustizia estetica condividere e socializzare il piacere di una bella lettura: io disprezzo, ma credo che anche tu lo faccia, quegli arricchimenti culturali arroganti ed egoisti attraverso il quale il lettore/viaggiatore/erudito/intellettuale/granfarabutt lupmann tenta goffamente di acuire lo iato fra lui e una rozza congrega di vili meccanici.
RispondiEliminaIl vero erudito/intellettuale/essere umano in equilibrio con se stesso e col Cosmo restituisce sempre, come le api, altrettanto e spesso anche più di quello che ha assimilato.
E qui abbiamo una di quelle storie/cattedrali di cui si parlava qualche giorno fa, in cui ci sono stupefacenti abbaglianti intrecci fra squarci di psichismo interiore, piccole storie personali, medie storie familiari che attraversano le genrazioni ed epocali Storie di stampo hegeliano.
E una Annamaria che fionda questa storia nell'immaginario dei suoi lettori/commentatori.
Un sereno fine settimana.
Beh, che dirti Luca, se non grazie per le tue gratificanti parole, per una disamina giusta e accattivante e per quell'ironia che ti contraddistingue e che mi piace.
EliminaCome tu hai ben compreso io amo comunicare i miei pensieri mettendoci anche il cuore, mi piace scrivere così e l'erudito pensiero lo lascio a chi scrive recensioni per professione o a chi scrive saggi.
Grazie mille, buon fine settimana anche a te.
affettuosità
annamaria
E' poi in fondo l'eterno ritorno secondo la formula nicciana, ma come ben sai Irène Némirovsky, di origine ebraica poi convertitasi al cattolicesimo, morta in un lager a seguito del tifo contratto, credo non amasse granché il filosofo tedesco, che, purtroppo, tra la prima e la seconda Guerra Mondiale fu strumentalizzato dalla sorella Elisabeth. La riscoperta di questa grande scrittrice è postuma, così anche molti dei premi che le furono poi assegnati. In Italia le sue opere sono perlopiù pubblicate da Adelphi, editore molto accorto: e speriamo che in futuro si possano avere le opere complete di Irène Némirovsky, anche in Italia, magari grazie propio ad Adelphi. La Francia negò la nazionalità alla scrittrice, che così fu vittima delle leggi antisemite. Questo romanzo è apparso postumo, la prima pubblicazione in Italia è proprio del 2012. Non l'ho ancora letto, ma provvederò.
RispondiEliminaUn caro abbraccio, Annamaria, e buona serata
beppe
Buongiorno, Beppe, l'eterno ritorno degli accadimenti anche sbagliati continua a perpetuarsi e Nietzche, personaggio particolare, non sbagliava nell'affermare che la vita da un punto di partenza compie un percorso circolare e tutto torna.Credo anch'io che la Nèmirovsky non condividesse il pensiero del filosofo disturbato mentalmente.
EliminaLa scrittrice nei suoi romanzi mette sotto accusa la Francia anche per il risentimento personale che coltivava per quella nazione. Il capolavoro della Nèmirovsky è senz'altro il romanzo "Suite Francese" e dobbiamo a sua figlia la pubblicazione del manoscritto custodito in una valigia sin dai tempi della deportazione della madre. Molto bella è interessante è anche la biografia di Iréne scritta da due autori francesi con la collaborazione della figlia Dénise, la stessa che custodiva la famosa valigia.
Ormai sono divenuta un'accanita lettrice della Nèmirovsky e vado alla ricerca di ogni sua nuova pubblicazione.
Sono contenta di averti incuriosito, ti auguro una buona domenica.
un abbraccio
annamaria
Cara Annamaria, grazie della bella recensione. Apprezzo la Nèmirovsky e, pertanto, leggere un intelligente affresco di un suo romanzo, che ancora non conosco, è un gradito regalo.
RispondiEliminaTi auguro un buon inizio di settimana.
Con affetto.
Annarita
Ti ringrazio per l'apprezzamento, cara Annarita. Sono contenta d'averti fornito cosa gradita.
EliminaRicambio sentitamente
annamaria