Gli
steli erano ancora secchi, segno che la natura tardava a svegliarsi. Osservava
dalla finestra lo spettacolo malinconico e rivide lei, la sua preziosa
amica, ai tempi del liceo, quando i suoi occhi si entusiasmavano anche
nel grigiore. Lei che sognava e fantasticava sulle prospettive di vita che
sarebbero state sue: nulla le mancava; le capacità, l'aspetto fisico e il
denaro le appartenevano in maniera generosa. Ma tutto muta e ciò che prima
esisteva nei pensieri, non ci appartiene più e non ci rendiamo conto che non
sempre siamo artefici del nostro destino. Ci facciamo prendere per mano, siamo
vittime della forza altrui: un sorriso, delle promesse, quanto è facile blandire
l'animo umano! E capita, non va mai detto il contrario. La forza di
persuasione, la parvenza d'amore, sono comportamenti tipici di chi vuol
perseguire uno scopo: con astuzia si può mettere fine a una propria vita
modesta e la promettente giovane sognatrice rappresentava per l'esperto
opportunista il salto di qualità, l'agiatezza.
"Quando ti chiederà, se
vado bene per lei, tu astieniti dal fare commenti, lascia a lei la
scelta!"
L'adulatore sapeva che il
parere dell'amica del cuore sarebbe stato fatale.
E Marisa non manifestò il suo
dissenso quando Giuditta puntualmente le telefonò per avere un consiglio, del
resto non poteva influenzare le sue decisioni e anche se il lui della vicenda
non le avesse chiesto nulla, lei non avrebbe condizionato la scelta di
Giuditta: quel Romeo da strapazzo, forse, avrebbe potuto renderla felice. Non
si conosce il futuro e mai vorremmo essere responsabili di un andamento diverso
e sentirci dire: " Se non avessi dato ascolto a te!"
E Giuditta accettò la
proposta di Victor; aveva qualche dubbio sulla differenza d'età, ma lui le fece
intendere che con la saggezza dell'età l'avrebbe coccolata ogni istante e che
l'avrebbe colmata di tenerezze e tanto amore. La loro vita sarebbe stata
spensierata, avrebbero avuto tanti amici e avrebbero viaggiato alla scoperta
del mondo, di quelle terre sconosciute ricche di fascino, e che con lui non si
sarebbe mai annoiata. Marisa ascoltava le confidenze enfatiche dell'amica e non
riusciva a entusiasmarsi, quel gran parlare le scivolava addosso; eppure lei
non aveva lo stesso tenor di vita della sua preziosa amica, lei per ottenere un
abito doveva sudar sette camicie: la sua famiglia monoreddito non aveva granché
da scialacquare. Giuditta s'imbevé di quelle promesse che il damerino le versava
copiose e non colse il segnale dell'opportunismo, di come sarebbe stata
infelice per i tradimenti che avrebbe subito. Eppure il tipo si pavoneggiava,
parlando delle sue conquiste, dei suoi rituali amorosi, di come le donne gli
cascassero ai suoi piedi; ma poi aggiungeva che dopo il matrimonio avrebbe
avuto occhi solo per la sua donna, per la sua ragazza dagli occhi color del
cielo.
Marisa
era sempre più infastidita dal comportamento esibizionista del pretendente
datato, il quale un giorno giunse persino a mostrare un filmino girato in
macchina da una sua ex, una sua segretaria, mentre in abiti discinti gli
giurava amore eterno. Persino la famiglia di Giuditta non colse il segnale,
anzi sembrava compiaciuta che una persona così pregna di fascino avesse scelto
la loro figliola, e allora giù a riceverlo con tutti gli onori, a lasciarsi
abbindolare sulla sistemazione temporanea nella loro casa. Sarebbe stato solo
per poco, diceva lui, giusto il tempo di cercare un'abitazione degna della
principessa futura moglie. La mamma di Giuditta cambiò la disposizione degli
arredi e sgombrò la sala da pranzo per adibirla a camera matrimoniale dei
futuri sposi: pur essendo l'appartamento abbastanza ampio, comunque conteneva
già del mobilio di valore e di darlo via non era il caso, si poteva benissimo
sacrificare lo spazio di una camera inserendo altro arredo.
E il ragno tesseva la tela,
una tela invisibile che non lasciava tracce.
(continua)
Ciao Annamaria, fortissimo il racconto! Mi raccomando: fai presto la seconda puntata, son troppo curiosa!! Come stai cara, è un pò che non giro qui intorno, ma credo di essere tornata😉. Un abbraccio.
RispondiEliminaGrazie, cara, bentornata! Solo contenta che ti piaccia. Alla seconda parte ci sto lavorando. Un abbraccio affettuoso
Eliminaimmagino ci saranno dei colpi di scena, per ora non si presenta come una bella storia d'amore. Sempre forti e intensi i tuoi racconti, mia cara Annamaria, ci coinvolgono moltissimo. Buonanotte :-)
RispondiEliminaBuongiorno, cara Licia, ti ringrazio per l'apprezzamento e per il ricordo che hai di me, è bello sai, come fossimo una famiglia.
EliminaTi auguro una buona giornata e spero di concludere il racconto a breve, dipende da fattori temporali.
con affetto
annamaria
E' vero Annamaria, è come fossimo una famiglia. ... e così sarà, vedrai :-) Buona domenica a te
EliminaGrazie, Licia, felice inizio settimana.
Eliminaannamaria
Molto, molto bello, cara amica.
RispondiEliminaGrazie, cara Alessandra.
EliminaBuona serata
un bacione
annamaria
Bellissimi i tuoi racconti!
RispondiEliminaBuona giornata da Beatris
Ti ringrazio, nuova amica, è un piacere fare la tua conoscenza.
EliminaFelice serata
affettuosità
annamaria
Un racconto che non lascia intravedere, al momento, felicità futura d'amore....
RispondiEliminaE' stato un piacere leggerti, Amaria, buona serata e un saluto,silvia
Grazie per il passaggio, nuova amica. Le aspettative non sono buone, infatti. Ti ringrazio e ti auguro una buona domenica.
EliminaUn bacione
annamaria
gli adulatori approfittatori sono molto pericolosi specie quando il desiderio di dare una svolta alla tua vita si fa pregnante e ti metti i prosciutti davanti agli occhi.
RispondiEliminaAttendo la continuazione
felice domenica, ciao
Marirò
E di persone così ce ne sono parecchie, cara Marirò, riconoscerli non è facile quando intercorrono i sentimenti.
EliminaGrazie e buona domenica.
Un abbraccio
annamaria