martedì 10 febbraio 2015

Possibile risveglio

                        

   Si può scrivere un articolo partendo dal nulla assoluto? In questo momento non ho la più pallida idea di ciò che dovrò argomentare. Annaspo, volgo lo sguardo, ho una camera studio che mi permette di orientarmi intorno; cerco un'idea, una piccola increspatura, ma che vorrò dire? Avete presente quelle pieghe un po' sollevate che formano delle grinze, ebbene è fra quelle grinze mentali che cerco l'idea. Ma come, con tutti gli argomenti che vi sono, sto tanto a lambiccarmi e a confondervi a tal punto che state già decidendo di cambiare lettura.
   Il detto e ridetto non interessa, occorre cercare qualcosa di particolare o perlomeno riesumato dal passato, non so un qualcosa che possa stuzzicare l'interesse. Leggo di qua, leggo di là, spesso lo facciamo e con i mezzi attuali ne abbiamo di materiale da spulciare ed è proprio in questo mio tentativo che riesco a leggere una notizia attuale, ma che si rifà al passato: la mia mamma aveva la consuetudine, specialmente in tarda età, di raccontarmi l'evento spesso, molto spesso, evidentemente temeva che potesse capitarle.
   Fa freddo e i senza tetto non hanno un riparo, dormono all'addiaccio come le pecore che comunque hanno una coperta naturale. Un'anziana donna è ritrovata in stato di ipotermia e dopo i controlli del caso è dichiarata morta. Il suo corpo è collocato in una bara di plastica che durante l'attesa ha sviluppato calore all'interno dell'abitacolo, calore sufficiente a far riattivare il corpo dell'anziana tornata in vita.
   Allora mi chiedo, se è proprio vero che un cuore che cessa di battere, possa riprendere la sua corsa? Non siamo a novembre e non so perché sto affrontando quest'argomento che sicuramente vi sta facendo fare tutti gli scongiuri del caso, ma è ciò che ho letto e che mi ha colpito. Credevo che, con le nuove tecnologie e competenze, non capitassero più avvenimenti di questo genere, e invece pare che questo non sia un caso isolato, anche altri si sono svegliati post-mortem. Ma che succede, non siamo ancora all'altezza di riconoscere un estinto vero da uno falso o siamo soltanto frettolosi e poco responsabili al compito del caso?
   Errore umano, finiamo per dichiarare, e di errori umani se ne commettono, errori gravissimi che si ripercuotono non su di una sola persona ma hanno una reazione a catena e l'uomo si sa ha le sue problematiche dalle quali non si stacca e la sua mente finisce per deconcentrarsi, però in caso di ruoli di estrema responsabilità dovrebbero selezionare personale capace di non commettere errori, per così dire umani.
   E' vero non siamo infallibili, ma più attenti potremmo esserlo e forse nel caso del cuore che riprende la sua corsa ci sarebbe da disquisire, anche perché non sono un medico e ciò che conosco è per pura documentazione fruibile secondo le mie possibilità.
   Ho tergiversato e vi ho introdotti in un campo che se da un lato vorremmo arginare, dall'altro dovremmo cercare di comprenderlo, non per tutelarci ma solo per saperne di più.
 

6 commenti:

  1. Ciò sul quale ho istintivamente riflettuto è sulla mancanza di attenzione e responsabilità che in questo mondo attuale ci caratterizza...forse perchè la vita e la morte sono gli estremi che stanno tra il corso, il percorso, il viaggio da un estremo all'altro e ci si gioca tutto in quel viaggio.
    Nella sanità soprattutto è diventato difficile trovare qualcuno che si assuma una semplice responsabilità di decidere...rimandano sempre a qualcun'altro...e così si passa di mano in mano...leggi, regolamenti, cavilli ci hanno deresponsabilizzato di tutto ma ci hanno anche tolto la possibilità di decidere, di seguire le nostre intuizioni, capacità...forse sono troppo pessimista...
    buona serata...un abbraccio
    lella

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    1. La sensibilità pare una virtù quasi rara, dico quasi perché vi sono persone umane che tanto fanno per donare il loro aiuto. Ciò che spaventa è che spesso ruoli delicati vengano affidati a persone non all'altezza, ecco se valesse il merito non staremmo qui a parlarne. E per il merito ci sarebbe da scrivere un post, cara amica.
      Ti ringrazio e ti auguro una buona giornata.
      A presto, un bacio.
      annamaria

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  2. una volta ne seppellivano tanti andati semplicemente in catalessi temporanea, fino a qualche decennio addietro era abbastanza frequente, dopo un numero prestabilito di anni, riesumare i morti e ritrovarsi cadaveri con le mani spezzate oppure in posizioni strane, roba di film horror

    secondo me vi sono situazioni in cui si è vittima di una squallida routine, un medico legale reperibile di turno, svegliato nel cuore di una gelida notte, decreta la morta dopo aver applicato un protocollo ridotto al minimo, il valore della vita si abbassa sempre più

    un abbraccio

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    1. Non sapevo fosse così frequente la sepoltura in catalessi, spero che ora non lo sia più e che tengano i corpi il tempo dovuto.
      Il medico legale vive le situazioni con distacco: è talmente abituato a osservare e sezionare cadaveri che decretarne la morte senza andare a fondo rientra nella normalità, anche se non dovrebbe essere così, la vita non è merce.
      Ti ringrazio per il bel contributo e ti auguro una buona serata.
      affettuosità
      annamaria

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  3. Un grande, e sentito, flusso di coscienza.
    Un caro abbraccio, amica mia!

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    1. Direi proprio di sì.
      Buona serata, cara Ale.
      con affetto
      annamaria

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