sabato 3 febbraio 2018

Il ritratto di Dorian Gray

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   Celebre romanzo di Oscar Wilde che con stile ricercato e scorrevole, dal ritmo armonioso e incalzante quanto basta, ci narra la storia di un ricco e affascinante dandy di fine ottocento; un dandy, orfano di genitori, che venderà la sua anima al diavolo pur di conservare la sua bellezza giovanile.
   Dorian è ricco e affascinante, conduce una vita agiata fra circoli di lusso e salotti ricercati della Londra bene; vive in un palazzo di pregio, riverito e servito da domestici fedeli; tutto ha inizio da un ritratto che un amico pittore sta realizzando per lui. Entra in scena un Lord raffinato e snob che s'innamora del ritratto e propone al pittore di esporre l'opera, ma Basil, il pittore, conoscendo le intenzioni del cinico Lord, un edonista viveur dalla battuta pungente, si rifiuta e non desidera che si intrometta nel rapporto fra lui e Dorian. Basil si è impegnato molto nella realizzazione del ritratto, ne è geloso a tal punto da sostenere che in esso ha riposto la sua anima. E la creazione diverrà materia viva. Il Lord fa la conoscenza di Dorian quando sopraggiunge nello studio dell’amico pittore; dopo l’incontro nasce un’amicizia fra i due e l’affascinante giovane uomo si lascerà influenzare dalle idee contorte di Lord Henry.
   Dorian perderà la sua ingenuità, e la freschezza resterà solo sul suo volto: il ritratto, da lui nascosto in soffitta e protetto da un drappo, muterà e i segni del tempo compariranno solo sul dipinto.  L’accanimento e la soddisfazione dell’aspetto fisico eternamente giovane, lo renderanno immorale e sarà questa perversione a fargli perdere la sua anima. Seguiranno momenti di sconforto per la morte di una giovane fidanzata ripudiata, per l'omicidio da lui eseguito dell’amico pittore e per il suicidio dell’amico chimico al quale commissionò il dissolvimento del cadavere di Basil. I rimorsi sono braci spenti che ardono e si riattivano quando le colpe divengono pesanti come macigni.
   Il finale ci concilierà con la storia, il protagonista morirà per i suoi misfatti e ogni cosa verrà alla luce. Un riscatto per Basil ucciso ingiustamente, un riscatto per l’amico chimico costretto a compiere un’azione indegna e un riscatto per la giovanissima attrice innamorata persa del suo dandy che suggestionato da Lord Henry, annullerà il fidanzamento e la povera ragazza per il dolore cercherà la morte.  
   La storia è surreale e per chi non ama l’inverosimiglianza, potrebbe sembrare una lettura non appassionante, ma stiamo parlando del grande Oscar Wilde e la sua scrittura coinvolgente, dettagliata e raffinata non possono non appassionarci o lasciarci indifferenti: Dorian Gray è un capolavoro della letteratura inglese in epoca vittoriana. Da questo romanzo come ben sappiamo, sono stati tratti diversi film e varie interpretazioni teatrali, la storia delinea un concetto chiaro, profondo: chi ama la sua bellezza giovanile a tal punto da desiderarla per sempre, finisce per vendere la sua anima; non accettare il tempo che passa fa perdere la visione della vita e si vive uno stato di immobilità privo di emozioni. Le emozioni sono il frutto delle esperienze della vita, esperienze che si formano nel tempo e senza un’evoluzione nell’aspetto, le esperienze non si compiono. L’apparire non conta più dell’essere, l’estetica perfetta frutto di strane macchinazioni distrugge l’anima e anche il corpo.  
   Credo che questa storia sia sempre attuale: il culto della giovinezza è soprattutto ora un’ossessione per tanti; potremmo confrontare l’aspirazione di Dorian, finita drammaticamente, ai desideri di chi non accettando il tempo che passa finisce per stravolgere se stesso e non avere pace!





4 commenti:

  1. Sono assolutamente d'accordo: il racconto è più che mai attuale e di Dorian Gray oggi, uomini e donne, siamo davvero pieni.
    www.wolfghost.com

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    1. Vero: conta di più l'apparire che stravolge le persone.
      Buona serata

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  2. ciao carissima Annamaria,
    argomento spinoso ma anche affascinante, più volte ho pensato di scriverci un post ma sono contento lo abbia fatto tu, tra l'altro in modo eccellente.
    Questo romanzo credo scavi come pochi altri nell'animo umano, alcuni lo considerano una rivisitazione di Faust ma io penso vada oltre, lo trovo più geniale.
    Contro le armi del tempo non vi è difesa, stolti coloro che non lo capiscono.

    un abbraccio

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    1. Grazie, Tads per l'apprezzamento molto gradito. Wilde è uno scrittore che penetra nel profondo, come tu evidenzi e ogni tempo ha i suoi ammiratori, le tendenze conducono il gioco.
      Ricambio l'abbraccio
      Annamaria

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