Quella voce... ormai viveva solo per quella, immaginava e fantasticava, altro non poteva: il lui della voce era lontano, molto lontano. Era successo per caso, una pura fatalità: stava sintonizzandosi sulla stessa emittente quando fu catturata da una voce di un'altra stazione radio, una stazione agli antipodi dal posto dove lei viveva.
"Oggi parleremo di rapporti amorosi di vecchia data, quelli che si trascinano da troppo tempo. Ma sì, amiche mie, quante coppie vivono una storia da quindici anni o giù di lì e non hanno voglia né di una convivenza né di un matrimonio? Parliamone, sono qui attendo le vostre telefonate."
Era rimasta immobile al centro della stanza, poi si era lasciata andare sulla poltrona buona del salotto, quella che di solito non sfiorava se non per darle una spolveratina. Poi si era alzata, aveva aumentato il sonoro della radio e sentiva un fremito, una malia mai provata prima. C'era l'intermezzo musicale e lei attendeva che lo speaker misterioso parlasse nuovamente. E parlò, per comunicare che c'era una telefonata in linea. Fu comprensivo, garbato, lievemente ironico, abile consigliere. Senza schierarsi completamente, seppe indicare il percorso giusto, la soluzione più idonea; la telefonata terminò con un ringraziamento da parte dell'ascoltatrice. Il programma andò avanti per circa due ore, centoventi minuti di diretta condotti da lui e il pubblico delle ascoltatrici che sciorinavano i loro problemi intimi con disinvolta nonchalance. Era come se fossero dal confessore, con la differenza che la loro storia era di dominio pubblico restando nell'anonimato. Il programma andava in onda nel pomeriggio inoltrato e Terry non perse un appuntamento, ovunque fosse si sintonizzava, in macchina poi era il massimo. I quesiti cambiavano registro ogni giorno e non erano mai banali, ma ciò che era interessante, era la conduzione del presentatore: oltre la sua voce calibrata, spiccava la capacità di valorizzare qualunque argomento con una dialettica appropriata e un'analisi perfetta, lui sapeva anche redarguire e puntare il dito sull'errore facendo riflettere, e non per questo la persona di turno si sentiva accusata, anzi accettava il consiglio elogiando la bravura dello speaker.
Terry cominciò a fare indagini, voleva conoscere l'identità fisica del presentatore o avere notizie sulla sua vita fuori dalla sfera radiofonica; seppe il cognome ma null'altro, silenzio assoluto. Prese la decisione, avrebbe fatto chilometri pur d'incontrarlo e così giunse alla sede di quell'emittente abbastanza nota. Entrò in sala registrazione, stavano provando un programma da mandare in onda successivamente e lei udì la voce che la tormentava anche in sogno. Fece qualche passo e lo vide, non corrispondeva al suo immaginario: era goffo, sui cinquant'anni e... disabile, si spostava sulla carrozzina a motore.
"Cercava me?"
"Come fa a saperlo?"
"Ne sono venute altre e così come sono entrate, sono andate via."
"Non rientra nei miei programmi, Max, dovrai buttarmi fuori rincorrendomi con la carrozzina."
Amiche mie, oggi voglio formularvi questo quesito: "Esiste la pietà in amore? O esiste l'amore impossibile che diventa possibile?"
Max cercava ancora una risposta.
Ciao annamaria!
RispondiEliminaSe esiste la pieta' in amore spero di non conoscerla mai,sicuramente esistono persone sensibili,particolarmente sensibili tanto da sentirsi "predisposte" nei confronti dell'altro che vive un disagio perché diversamente abile,poi ovviamente tutto è possibile anche quello che in apparenza può' sembrare impossibile,basta volerlo con la convinzione che sia la strada giusta da percorrere
Un abbraccio
Lo credo anch'io, la sensibilità porta ad amare con generosità, la durata di questo sentimento potrebbe essere per sempre o no, ma non importa chi riceve un amore così ne resta appagato a lungo.
EliminaGrazie, ricambio affettuosamente.
annamaria
E' STUPENDO, cara Annamaria!
RispondiEliminaGrazie infinite, carissima.
EliminaUn bacione
annamaria
Io penso, cara annamaria, che l'amore sia talmente al di sopra dalla pietà come il volo dell'aquila su quello della gallina, eppure volano entrambe. Eppure la pietà è anch'essa componente dell'amore, una dolce linea di unione fra i due compagni che si dividono la vita.
RispondiEliminaBentornata, cara Mimma, che piacere ritrovarti, sono davvero felice.
EliminaCome sempre hai una risposta per tutto, e devo dire che hai ragione anche la pietà è una componente dell'amore.
Grazie mille, a presto spero.
un abbraccio
annamaria
se esiste pietà non c'è amore, l'amore è ben aldisopra del pietismo, ci si può sacrificare per amore, ed anche per pietà ma sono due cose estremamente diverse
RispondiEliminala lettura è stata molto interessante e piacevole
notte serena
La pietà è un sentimento di donazione, infatti Mimma dice è una componente dell'amore, ma non l'amore nella sua interezza.
EliminaTi ringrazio per aver apprezzato e ti auguro una buona giornata.
bacioni
annamaria
ben scritto veramente, letto e apprezzato molto.
RispondiEliminal'amore non ha nulla da spartire con la pietà, l'amore ascolta la voce dell'anima, e suggerisce risposte esistenziali ben diverse da quelle ispirate dalla compassione.
bravissima!
cri
Cara Cristina mi confondi, sai a volte penso di scrivere cose scontate e ripetitive, anche se le storie d'amore sono state e sono raccontate ampiamente per cui si finisce per ripetersi. La compassione è uno strano sentimento, ovvio non può durare a lungo, ma il lui della storia è lì a porsi una domanda per cui il finale è sospeso: lo decideranno gli eventi.
EliminaGrazie per il bel giudizio.
ti abbraccio con affetto
annamaria
posso rispondere anche se sono un amicO e non un'amicA? ;)
RispondiEliminapurtroppo Si', la pietà in amore esiste eccome, è una stortura interpretativa, un auto condizionamento che sfocia nella obbligatorietà comportamentale, una sorta di effetto domino, Esistono anche gli amori impossibili che si trasformano in possibili (esistono riferimenti anche in letteratura e nella cinematografia), qui il discorso si complica perché subentrano atavici sensi di colpa che agiscono nel subconscio
TADS
Buongiorno e grazie per aver ampliato il mio post. Certo che puoi rispondere, il tuo parere è sempre esaustivo, anche quando lo sintetizzi. Mi fa piacere apprendere che la pietà fa anche parte dell'amore: l'amore ha infatti varie sfaccettature. Così i sentimenti impossibili che si trasformano in possibili: siamo di natura diversa per cui ognuno ama a modo proprio.
EliminaTi auguro un buon fine settimana.
un affettuoso saluto
annamaria
Penso possa esistere la pietà in amore e concordo con te che sia una sfaccettatura dell'amore. Può essere rischiosa quando sopraggiunge improvviso un problema, meno se la situazione è consapevole sin da subito, come nel caso di Max. Piuttosto dovrà essere proprio lui ad acquisire sicurezza e a non sciupare tutto nel dubbio.
RispondiEliminaBel post che fa riflettere. E inoltre è anche vero che una voce e un modo di parlare possono fare innamorare. In un uomo è la prima cosa che potrei osservare.
Buona serata, ciao
Marirò
Buongiorno, cara Marirò, sono giornate particolari e il tempo lo è altrettanto. Sei concorde sulla pietà che si trasforma in amore, infatti l'amore non conosce limiti. La voce, una bella voce conquista: è come una musica coinvolgente che pervade il cuore. Grazie per le tue parole, ti auguro una buona giornata.
Eliminaaffettuosità
annamaria
E' bello il persistere del dubbio in Max, molto realistico e molto maschile.
RispondiEliminaCiao
Bentornato Guido, sono contenta di aver colto l'aspetto maschile del dubbio. Grazie e buona giornata.
Eliminaa presto, spero
annamaria