lunedì 15 aprile 2013
La svolta
Comincia una nuova settimana, siamo al 15 aprile e manca poco alle elezioni del nuovo Capo dello Stato. I politici sono in disaccordo, non abbiamo ancora un governo e gli occhi del mondo sono puntati su di noi; no perché, dovete sapere che la nostra Italia attira l'attenzione globale. L'Italia dell'arte, delle belle zone paesaggistiche e dell'arte culinaria, così stimata e apprezzata.
La nostra Italia non sta vivendo un periodo felice e se rinvanghiamo la storia, un secolo fa gli italiani emigrarono altrove in cerca di un lavoro e di una nuova vita: la miseria imperversava. Gli italiani portarono con sé le loro esperienze, attitudini e creatività; ora, quando si trasferiscono, portano anche i loro titoli accademici. Quegli stati che li ospitarono dettero loro benessere, ma ricevettero in cambio il loro operato beneficiandone.
Spero che la mia terra, la vostra, non si trasformi in un luogo abitato da solo attempati signori e che le giovani menti non debbano a tutti costi strappare le loro radici. Persino la cultura non sortisce un buon effetto, e le colpe? Il sistema, la leggerezza, l'euforia del benessere precedente, tutto ciò ha creato delle crepe sempre più profonde e purtroppo è sempre il più debole a pagarne le conseguenze, anche se molti che erano forti stanno franando o lo sono già.
Una svolta, una svolta vera: quando la malattia è curabile, si conosce la terapia!
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Ciao Annamaria!
RispondiEliminaOvunque la nostra Italia viene definita Il bel Paese,sicuramente non per quanto riguarda i nostri politici che in questo momento non sanno prendere decisioni definitive,in continuo contrasto tra loro stanno a bisticciare e non arrivano a capo di nulla..che si diano una mossa perché qui tutto sta andando male,i giovani in trovano lavoro,la gente non ha soldi per fare la spesa e loro si permettono il lusso di sperperare tempo prezioso,ora stiamo a vedere se saranno in grado di eleggere il Presidente,io spero sia donna...
Un abbraccio
Lo spero anch'io, sarebbe veramente una svolta, ma che sia una donna trasparente e amante della legalità. Stesso discorso vale per il governo, se vogliamo che la nostra Italia risorga.
EliminaRicambio affettuosamente
e ti auguro una buona giornata.
annamaria
troppo ci sarebbe da dire.....
RispondiEliminaquesto è un paese che ha una storia unitaria corta. Dietro, nel passato, ci sono stati diversi padroni e diversi modi di asservimento, che purtroppo sono rimasti nel nostro dna.
:-(
Proprio così, dall'Unità d'Italia ancora non ne veniamo fuori. Con gli anni del benessere quelle sottomissioni obbligate sono peggiorate, ma si chiudeva un occhio: c'era il benessere. Ora ne paghiamo le conseguenze.
EliminaGrazie e buon tutto.
annamaria
ciao carissima Annamaria,
RispondiEliminai tuoi post offrono sempre spunti per riflettere e pensare, mi leggi da tempo e sai come la vedo, io credo sia una questione di amor Patrio, quell'amor Patrio che è entrato in coma dopo il '68. è mezzo secolo che, per motivi spesso anche opposti, ci autodenigriamo, sarà perché ho trascorsi militari ma a me si accappona ancora la pelle quando sento il nostro Inno.
Noi siamo Italiani quando vinciamo i mondiali, quando la Ferrari vince, quando dobbiamo vantarci all'estero del nostro patrimonio artistico, culturale, naturale ed enogastronomico, però quando si tratta di "ragionare" per la collettività diventiamo individualisti e disfattisti, perdenti per definizione. è la logica del palio di Siena, non è importante che vinca la mia contrada, ciò che conta veramente è che non vinca la contrada nemica. Passami questa metafora, è tremendamente esplicativa.
ti abbraccio
TADS
Il '68 ha apportato dei cambiamenti nella musica, nei costumi, nella libertà giovanile e purtroppo ha cambiato in peggio la cultura, lo Stato e lo spirito patriottico. Che disastro! Sono con te, caro amico, non continuerei a leggerti se non condividessi le tue idee e anche questa volta affermi la verità. I giovani sono stanchi dei disastri ereditati e auspicano a ragion veduta un cambiamento, il "mandiamoli tutti a casa" di Grillo, non sarebbe una cattiva soluzione: i vecchi possessori delle poltrone hanno fatto danni. Credo che con esempi giusti, che devono partire da un governo giusto, l'italiano cambierebbe mentalità, un sogno... chissà?
EliminaGrazie, per il tuo pensiero e per l'apprezzamento ai miei post.
ricambio affettuosamente
annamaria
Sono molto pessimista, cara Annamaria!
RispondiEliminaUn abbraccio.
Cara Ale, arriverà il giorno in cui ci sarà una svolta. Quando si sta per atterrare nel precipizio, l'istinto è quello di trovare una via di salvezza, non credo faccia piacere la morte o uno Stato comandato da stranieri, perché se continua così gli italiani andranno via sempre più.
EliminaEcco perché io non abbandono le speranze.
Ciao, cara, buona giornata.
un bacio
annamaria
Condivido quanto dice Tads: gli italiani più che gioire dei propri successi, traggono beneficio dagli insuccessi degli altri.
RispondiEliminaPer quanto riguarda la speranza di cambiamento, devo dire che il popolo italiano spesso ha creduto che questo o quel movimento potesse dare uno scossone al sistema; lo stesso Berlusconi, nel lontano 1994, aveva favorevolmente colpito larghi strati della società con le sue promesse di forte cambiamento, ma poi ....
Non posso invece essere concorde sulla questione del sessantotto; Tads lo sa, ne abbiamo a lungo discusso sui nostri blog.
saluti
Ti ringrazio per il tuo pensiero che condivido in buona parte. Il sessantotto per alcuni versi, come ho già scritto, ha avuto un ruolo di cambiamento positivo, ma per altri è stato deleterio: l'uomo non ha mezze misure, questo è e sarà sempre il problema.
RispondiEliminaBuona giornata.
un saluto
annamaria
L'Italia sta vivendo un periodo di forte fortissima recessione, peggiore di quella del 1929: non ci sono santi che tengano. Il problema non è tanto dato dal fatto che non c'è un presidente al Quirinale, bensì dal fatto che non si governa e che si avanti con scaramucce per ottenre il maledetto Potere, che è poi la sola cosa che interessa alla maggior parte dei nostri politici. In realtà, avendo Camera e Senato a posto, l'Italia potrebbe andar avanti con le riforme anche senza un presidente; e casomai tornare alle urne fra un anno, quando si saranno aggiustate un po' tante cose, che non possono essere lasciate a sé stesse, pena il serio rischio di finire come Grecia e Portogallo.
RispondiEliminaStaremo a vedere.
Prodi però no. E neanche i grillini lo vogliono. Però potrebbe farcela ugualmente.
Un caro saluto e buona giornata
beppe
Prodi non ce l'ha fatta e devo dire che non mi dispiace affatto. Napolitano è un bravissimo Presidente, ma ha la sua bella età che andrebbe rispettata con un meritato riposo, però non hanno saputo accordarsi e il bravo presidente, come avrebbe fatto un nonno amabile, ha ripreso in mano le sorti e ha bacchettato tutti con risolutezza. Speriamo che Letta abbia la possibilità di fare un governo e che si facciano al più presto le riforme che attendiamo.
EliminaRicambio il saluto, caro Beppe e ti auguro un buon 25 aprile.
annamaria
Cara Annamaria, è difficile essere ottimisti... ma in fondo una piccola speranza c'è sempre... per il resto siamo abituati a farci ridere dietro dalla stampa estera. Ai tempi di Craxi viaggiavo molto e leggevo articoli poco lusinghieri, non parliamo poi dell'era berlusconiana e le cose sono andate sempre peggio, ma d'altra parte dopo che si è toccato il fondo non si può che risalire, speriamo sia giunto il momento...
RispondiEliminaun abbraccio
Al tempo di Craxi... sai Maria Craxi è stato dipinto con tinte fosche e pare che desiderasse cambiare molte cose che ancora sono ferme lì, tipo la soppressione del finanziamento ai partiti che invece fu ignorato dai democratici. Siamo andati sempre peggio ed ora contiamo i danni, ma qualcosa si dovrà fare: la gente è stufa e sta insorgendo, credo che "loro" abbiano finalmente paura.
EliminaRicambio affettuosamente
annamaria
Io mi rattristo per tutta la situazione e anche perché la stampa estera ci ride dietro. Ormai il nuovo-vecchio presidente della repubblica è stato eletto, ma la gente è giustamente disorientata. Le circostanze non sono propizie, gli innocenti, stretti dalla morsa dei debiti, si continuano ad ammazzare, come si può ridurre a questo punto una serie di paesi, chi si salva sul pianeta? Ma non si vergognano. E non mi vengano a dire la frase trita e ritrita: Lo stato siamo noi.
RispondiEliminaPotevamo stare bene tutti e invece no.
E invece, cara Mimma, la burrasca ancora ci investe. Ciò che mi conforta è il fatto che se ne parli sempre, la gente reclama con vigore per cui "loro" dovranno per forza di cose darsi una mossa, questa è una rivoluzione in atto.
EliminaBuon 25 aprile.
affettuosità
annamaria
Già.. una vera svolta! Ormai è andata.. :(
RispondiEliminapensierinviaggioo.blogspot.it
E' andata, ma si può tornare non bisogna gettare la spugna.
EliminaUn bacio
annamaria
Beh, una prima svolta l'ha data ieri sera Napolitano, bacchettando doverosamente!
RispondiEliminaUn abbraccione
E la cosa strana, cara Ale, che loro applaudivano le loro stesse debolezze e errori, infatti Napolitano li ha richiamati ricordando che l'applauso non li esonerava da indulgenze.
EliminaGrazie, cara, buon 25 aprile.
con affetto
annamaria