La storia narra uno
spaccato di vita di questa società, un matrimonio che naufraga di punto in
bianco per disinteresse e per disprezzo da parte di lei, ricca figlia di un
notaio, nei confronti di lui, un terapeuta figlio, invece, di un umile dipendente
delle poste.
Quartiere Parioli a
Roma, Tommaso guarda dall’attico, dono dei suoceri, la città eterna, mentre sua
moglie con malcelato rancore lo informa di lasciare l’appartamento: le sue
valigie sono pronte all’ingresso e i contatti avverranno tramite avvocato. La
coppia ha un figlio, Piero, un ragazzino di dieci anni affezionato al padre,
nonostante quest’ultimo non sia stato presente assiduamente come genitore: impegnato
com’era nello svolgimento della sua professione e nei vari tradimenti. Ma
quando la vita presenta il conto le cose cambiano e Tommaso, costretto a ritornare
da sua madre nel vecchio quartiere popolare, trovandosi improvvisamente povero,
lascia i panni del professionista per riprendere il lavoro di barman, mestiere
che svolgeva da studente per sbarcare il lunario. In questa condizione diviene
padre modello: stabilisce un vero dialogo con il figlio, cerca di risolvere la
situazione finanziaria di sua madre nei pagamenti insoluti del mutuo della casa
popolare e conosce l’amore vero. Ma non solo: prenderà
delle decisioni che gli restituiranno dignità e consapevolezza che finché resta
l’amore, tutto è possibile!
La scrittura fluida
e accattivante rende il libro piacevole e fruibile. Il personaggio di Tommaso non
lascia indifferenti perché reale ed interessante, apre uno spiraglio sul mondo
del web che spesso offre un’opportunità lavorativa a chi riesce a metterci la
faccia con competenza e convincimento. Infatti il terapeuta si trova, convinto
da due ex pazienti, a registrare dei video per youtube in qualità di psicologo
e nonostante il successo che scatenerà l’interesse anche di un editore per un
suo manoscritto, Tommaso tornerà nel reale e darà un calcio a quel guadagno che
lo costringeva ad interpretare un ruolo che non sentiva suo. In definitiva un
libro che con la sua chiave di lettura induce a riflessioni non banali.
E' bello tornare a leggerti Annamaria, mi sei mancata molto. Proviamo tutte e due ad essere un po' più assidue del blog? Che ne dici? Un abbraccio grande e buona domenica.
RispondiEliminaBuongiorno, Licia, ci proverò, ti ringrazio e ti auguro una buona giornata.
EliminaUn abbraccio
buongiorno Annamaria,
RispondiEliminabella recensione, come sempre, il neorealismo letterario è molto in voga, mi pare una storia interessante e molto introspettiva, da leggere sicuramente.
un abbraccio
Grazie, Tads, ti auguro una piacevole giornata!
EliminaAffettuosità
Annamaria
Ciao,
RispondiEliminaPrendo nota di questo tuo suggerimento di lettura. Mi piacciono le storie neorealistiche, e se sono anche scritte bene diventa un piacere leggerle.
Buone festività,
Mariro'
Grazie, cara,ricambio con affetto.
EliminaBuon venerdì Santo!
Un abbraccio