Osservare la vita attraverso
il finestrino del treno, percorrere sempre lo stesso tratto tutti i giorni per
raggiungere il presunto posto di lavoro; essere depresse per un matrimonio
finito e per un lavoro che si finge di avere ancora, sono situazioni idonee a
cercare un’evasione mentale e a fantasticare sulle vite altrui osservate dall’interno
di un vagone ferroviario.
Rachel è la protagonista
principale della storia, è un’alcolizzata divenuta tale in seguito alla
delusione e al tormento di una maternità rincorsa e mai avvenuta; i rapporti
fra lei e il marito, Tom, degenerano in un divorzio quando la donna scopre di
essere tradita dall’uomo che amava e del quale si fidava. Rachel, abbandonando
la casa coniugale, cerca di barcamenarsi in un mondo di finzioni, mente a tutti
e anche alla sua amica coinquilina non rivelandole di aver perso il lavoro. E allora
continua a prendere il treno, uscendo di casa agli stessi orari di prima come
se dovesse andare al lavoro, e durante la corsa osserva cosa accade fuori: allo
stesso incrocio più avanti, esattamente accanto alla villetta che lei occupava
con il suo ex marito, c’è una coppia alla quale dà nomi di fantasia. Immagina
per loro una situazione sentimentale perfetta, quella che lei avrebbe voluto
avere: lui è così protettivo e premuroso, lei minuta e graziosa. Ogni giorno li
vede in veranda compiere gli stessi gesti di tenerezza, ma questa immagine di
perfezione si sgretolerà quando vedrà la donna baciare fuori in giardino un altro
uomo.
Rachel è ossessionata dalla
maternità mancata, dal suo matrimonio naufragato e ora dal pensiero della
scomparsa di quella donna che vedeva attraverso il finestrino: Megan, questo il
suo vero nome, non è più tornata a casa e la notizia è di dominio pubblico. Rachel
cercherà di fare chiarezza in una storia che sente anche sua, in quanto alla
sua memoria confusa manca un tassello che non le dà pace: la notte della scomparsa
di Megan lei è tornata a casa ferita. E allora, nel tentativo di cercare
risposte, avvicinerà il marito della donna scomparsa, sarà sospettata dalla polizia
e farà domande anche al suo ex marito e alla
nuova moglie di lui, Anna che temerà per la sua bambina; la coppia ha infatti
una figlia, quella che Raquel avrebbe voluto avere. Ma Raquel è inaffidabile,
una squilibrata e cercano di evitarla, solo che nella sua confusione mentale appaiono
immagini sfocate di un testimone sconosciuto e di Tom che si allontana con una
donna e non comprende; i pensieri si aggroviglieranno maggiormente e tornerà a
fare ulteriori domande al suo ex marito e al marito della vittima.
Una serie di situazioni altalenanti
terranno il lettore incollato alle pagine del libro in una sorta di lettura
compulsiva di un thriller che poi è divenuto un film, un romanzo che ha venduto
milioni di copie ed è stato tradotto in trenta lingue. Il finale inaspettato
farà chiarezza e ci farà comprendere che l’apparenza è spesso falsata dalla realtà.
In questo romanzo è stata
usata una tecnica di scrittura per me inusuale, il racconto temporale che si adopera
nel diario: giorno, data e anche momento della giornata; ma ciò che
inizialmente non avevo compreso era che a parlare non fosse sempre la stessa
persona: il diario di bordo è tenuto dalle tre protagoniste principali.
Apprenderemo di volta in volta le loro storie, le antecedenti collegate a
quelle attuali; tutto in un intreccio perfetto per farci comprendere lo
svolgimento dei fatti, il torbido che a volte c’è nella vita di periferia e di
come la solitudine scavi i cuori tormentandoli.
Ti ringrazio per la tua bella recensione che mi ha invogliata moltissimo a leggere questo libro, la cui trama trovo molto originale e interessante.
RispondiEliminaBuona serata, carissima amica!
Grazie, cara Alessandra, ti auguro una buona giornata.
EliminaUn abbraccio
Annamaria
buongiorno Annamaria,
RispondiEliminanon ho letto il libro ma ho visto il film, mi dicono sia fedele al testo, molto bello, ben sceneggiato e ottimamente interpretato, una storia toccante
Buongiorno a te, caro amico, non avendo visto il film non saprei fare paragoni, comunque cercherò di colmare questa lacuna, anche se dopo aver letto il libro il più delle volte il film è deludente.
EliminaBuona giornata e grazie.
un affettuoso saluto
annamaria
Un saluto, cara!
RispondiEliminaGrazie, Alessandra, buon sabato.
EliminaE' questo un libro che ho in lista di acquisto da tempo e anche per questo motivo non ho voluto vedere il film, non prima di aver letto il libro. La tua recensione entusiasta mi invita ad accelerare l'acquisto.
RispondiEliminaUn abbraccio,
Marirò
Cara, Marirò, ho ricevuto questo libro in regalo a Natale, mio figlio dopo aver visto il film ha pensato di regalarmelo. Sono contenta di averti convinta a non indugiare nell'acquisto.
RispondiEliminaBuon sabato, ricambio l'abbraccio.
annamaria