mercoledì 17 marzo 2021

Non tutto il Covid viene per nuocere


 Ma si accomodi! 

Che enfasi, che entusiasmo! Conosci quel tipo? 

Lo conoscevo bene, era il mio datore di lavoro. Un taccagno che elemosinava anche sui secondi. Se mancavano un paio di minuti, non ti concedeva l’ora di straordinario. Controllava persino il consumo della carta igienica e nel caso fossimo andati oltre, ce la faceva portar via da casa. 

Eh, per la miseria! 

Già, come se l’intero patrimonio avesse dovuto portarselo anche nell’Aldilà! 

E dai, ma ci sono gli eredi! 

No, nessun erede, è solo come un cane, si fa per dire: ora i cani godono di compagnia e brave famiglie. Dovevi vederlo, vestito di stracci e ti riceveva in un locale fatiscente a piano terra, era lì che pagava i salari e incassava le quote d’affitto dei numerosi appartamenti di sua proprietà. Un giorno assistetti a una scena che ricordo ancora. Una signora chiedeva una proroga d’affitto, poverina il marito era stato licenziato e non avevano il denaro neanche per mangiare, andavano alla Caritas. Lui, cuore di pietra, disse che gli impegni si rispettano e che li avrebbe sbattuti fuori di casa. 

Che carogna! 

Esatto! Qui esiste un’altra giustizia, vedrai che lo manderanno dritto dritto nel girone dell’Inferno. 

Invece, l’avaro fu mandato nella  quinta cornice del Purgatorio. 

Ma come, anche qui ci sono i raccomandati: nel purgatorio potrà salvarsi dopo aver espiato. 

Rispose un angelo. 

In terra si è ravveduto e ha donato tutti i suoi averi ai poveri, ci ha pensato il Covid a farlo redimere.