“Che significa, Victor è stato qui? E perché mai
avrebbe lasciato il laccio delle sue scarpe? Non ha senso!”
“Ascolta,
cara amica, non avrei mai voluto che lo sapessi così, ho fatto il possibile per
tenertelo nascosto, ma tuo marito una mattina ha tentato di violentarmi e ha
colto il momento in cui ero da sola. Il laccio gli è servito per legarmi i
polsi delle mani.”
Giuditta
annichilita non riusciva a comprendere, le sembrava che quella non fosse la sua
realtà, credeva di vivere un incubo e di risvegliarsi. Osservò l’amica e colse
la sua espressione mortificata, per cui non stava raccontando frottole, ma al
tempo stesso lei avrebbe messo la mano sul fuoco per suo marito. Non le aveva mai
dato modo di dubitare: il suo comportamento era impeccabile e tra l’altro
nessuno aveva fatto supposizioni sgradevoli o perlomeno critiche sulla fedeltà
di Victor. Allora come doveva comportarsi? si chiese frastornata. Lei per chi
doveva propendere, chi avrebbe dovuto salvare o a chi avrebbe dovuto credere?
Uscì dalla
stanza di corsa, richiamò la mamma e i bambini e si congedò frettolosamente, adducendo la scusa dell’appuntamento dal dentista per una visita di controllo.
Per strada non dette spiegazioni alla madre che non riusciva a capire, ma non
solo, si mostrò infastidita e le fece presente che dovevano tornare a casa e che avevano
fatto male a far visita ai loro amici-parenti e ai bambini disse che il loro
papà stava per rientrare, non sarebbe stato bello farlo attendere tutto solo.
Nei giorni
successivi spiò il marito, voleva cogliere qualche nota stonata nel suo modo di
agire, anche un piccolo segno di apatia sarebbe stato l’input per metterlo con
le spalle al muro. Lui non crollò, era sempre amorevole nei confronti della
moglie, anzi divenne più affettuoso che mai e a letto carico di passione come
mai era stato; pareva quasi che nessun’altra donna l’avesse eccitato come lei,
l’avesse appagato come lei che raggiungeva vette di piacere mai provate prima.
I dubbi pian
piano si dileguarono e nella mente di Giuditta nacque l’idea che la sua amica
avesse inventato ogni cosa per screditare il marito, in due parole ne era segretamente
innamorata e non riuscendo a resistergli aveva pensato bene di allontanarsi e
rivelare false accuse su di lui, che se avesse saputo sicuramente avrebbe
reagito in malo modo e lei questo non lo voleva, era pur sempre l’amica della
sua infanzia, della sua adolescenza e inizio giovinezza, il suo cuore era
ancora con lei, nonostante tutto.
Pazienza si disse, avrebbe cercato di dimenticarla, avrebbe messo una pietra sopra a tanta maldicenza dettata dall’amore non corrisposto. E il laccio, come giustificava la sua presenza nell’appartamento di Marisa? Ma certo, non poteva aver nessun significato, in quanto di recente ne avevi visti di simili in vendita, una bugia raccontata ad hoc ai genitori inconsapevoli della verità, inconsapevoli del tormento che la loro figlia stesse passando; quindi l’allontanamento era l’unica soluzione: si sarebbero rassegnati e avrebbero voltato pagina, del resto non tutto è eterno e anche le amicizie più salde finiscono.
Pazienza si disse, avrebbe cercato di dimenticarla, avrebbe messo una pietra sopra a tanta maldicenza dettata dall’amore non corrisposto. E il laccio, come giustificava la sua presenza nell’appartamento di Marisa? Ma certo, non poteva aver nessun significato, in quanto di recente ne avevi visti di simili in vendita, una bugia raccontata ad hoc ai genitori inconsapevoli della verità, inconsapevoli del tormento che la loro figlia stesse passando; quindi l’allontanamento era l’unica soluzione: si sarebbero rassegnati e avrebbero voltato pagina, del resto non tutto è eterno e anche le amicizie più salde finiscono.
(continua)
Splendido, amica mia!
RispondiEliminaDetto da te è tutto dire, grazie!
Eliminaaffettuosità
annamaria
buongiorno Annamaria,
RispondiEliminaperdona la mia latitanza, ho dovuto affrontare eventi significativi, adesso sono più tranquillo e quindi riprendo a seguirti, c'è molto da leggere, lo farò al più al più presto ;)
il tuo blog è per me fonte di purezza intellettuale.
un abbraccio
TADS
Grazie mille, mi mancava il tuo acuto pensiero. Spero che non sia stato qualcosa di grave. Ti auguro ogni bene
EliminaAnnamaria
Passavo per vedere...
RispondiEliminaUn abbraccio.
Grazie, ma sai è un periodo in cui ho tanti impegni e la scrittura va a rilento.
EliminaUn bacio
annamaria
ci sono verità difficili da accettare specie se il sentimento annebbia la vista.
RispondiEliminaQuanti errori per amore, è proprio come dici.
EliminaGrazie, buona notte anche a te.
Brava Annamaria. Bellissima pagina ♥
EliminaGrazie, cara, bentrovata.
Eliminacon affetto
annamaria